NON CI STIAMO NE’ ALLA CHIUSURA NE’ AL TRASFERIMENTO DEI CORSI DI LAUREA A MODICA
Il Circolo Universitario Ibleo, nelle ultime settimane, lancia l’allarme per salvare l’Università di Modica.
A rischio di soppressione sono il corso di laurea in Scienze del Governo e dell’Amministrazione ed il corso di laurea in Economia Aziendale, per motivi economici tra il Comune di Modica che negli ultimi 5 anni non ha pagato l’Università di Catania e che quindi è in debito di circa 6 milioni di euro.
Purtroppo, in Provincia di Ragusa, i corsi di laurea sono stati istituiti attraverso convenzioni tra i Comuni ed il consorzio Universitario Ibleo, motivo per cui, oggi, ci ritroviamo ad avere difficoltà serie per garantire i corsi di laurea agli studenti che hanno scelto di proseguire gli studi nella nostra Provincia.
La chiusura dei corsi di laurea di Modica determinerebbe per circa 2000 studenti il trasferimento presso le sedi dell’Ateneo di Catania e per alcune centinaia l’impossibilità di studiare; quindi comporterebbe un aumento di spese e una possibilità elevata di abbandono del percorso già iniziato da parte di molti studenti, lavoratori e non.
L’Università in Provincia di Ragusa rappresenta una grande risorsa, sia per i Comuni che ricavano introiti e sia per i cittadini che possono studiare senza sostenere costi aggiuntivi.
Il Circolo Universitario Ibleo, a tal proposito, era già intervenuto attraverso la stampa, per far presente alle Istituzioni e ai cittadini che le convenzioni stipulate tra il Consorzio e l’Università di Catania andavano riviste e riformulate: l’Università di Catania, non solo non da al Consorzio i fondi statali corrispondenti ai 4500 studenti (31 milioni di euro), ma riceveva anche, almeno fino a qualche settimana fa, le tasse degli studenti iblei (4 milioni di euro).
Se si invertisse questo meccanismo vizioso i Comuni della Provincia di Ragusa non avrebbero nessun impegno nei confronti del Consorzio e non si sarebbero indebitati a tal punto da arrivare alla spiacevole situazione attuale.
Perché i Comuni devono pagare per mantenere l’Università, quando lo Stato e la Regione garantiscono i finanziamenti? Perché sono state fatte queste assurde convenzioni?
Queste sono le domande che noi giovani del Circolo Universitario Ibleo ci siamo sempre poste, ma non abbiamo mai avuto risposte serie e concrete.
Inoltre, attraverso una raccolta firme, eseguita nei mesi di febbraio e marzo, il CUI ha denunciato questa situazione economica-gestionale inconcepibile, ottenendo solamente in queste ultime settimane uno dei suoi obiettivi più importanti: LE TASSE DEGLI UNIVERSITARI IBLEI RIMANGONO AL CONSORZIO!!!
Ora non ci rimane che spendere tutte le nostre energie per non far chiudere i corsi di laurea a rischio attraverso una grande petizione popolare già avviata a fine luglio, continuata a Pozzallo il 10 agosto, allo stabilimento balneare “AZIZ” a Donnalucata il 13 agosto, con grande successo e partecipazione, non solo da parte degli studenti ma anche di cittadini di tutte le età.
Per il Circolo Universitario Ibleo, l’Università è una grande risorsa, in senso lato, della Provincia di Ragusa e la chiusura di alcuni corsi di laurea rappresenterebbe non solo un grave disagio economico per le famiglie degli studenti, costrette a mandare i figli a studiare fuori con costi esosi, ma significherebbe anche arrestare il percorso di crescita culturale del nostro territorio che porterebbe alla formazione del 4° Ateneo Pubblico con la possibilità di creare centri di ricerca e di eccellenza fortemente connessi con le vocazioni territoriali.
Quindi, l’obiettivo del CUI è sensibilizzare studenti e cittadini, organizzare un incontro risolutivo tra il Rettore, Consorzio e il Sindaco di Modica affinchè si trovi un accordo che lasci in vita i corsi di laurea suddetti.
Mario D’Asta
Valentina Spata
Nessun commento:
Posta un commento