Si apre qualche spiraglio per Modica

Seppur con qualche difficoltà la città di Modica comincia a ritrovare i suoi valori più importanti. Ieri il sindaco Antonello Buscema e il presidente del corso di laurea di Scienze del governo e dell’amministrazione Giuseppe Barone hanno incontrato la stampa per spiegare come si intende risolvere temporaneamente il problema dei debiti maturati dalla scorsa amministrazione nei confronti dell’Università di Catania per i corsi di laurea di Scienze del governo e di Economia aziendale e della mancata attivazione dei corsi di primo anno di Scienze del governo e dell’amministrazione e di Economia aziendale per l’anno accademico 2008-2009.
Il comune, ha spiegato il sindaco, ha formalmente riconosciuto il debito pregresso e inviato al rettore copia della delibera di giunta con la quale l’amministrazione si impegna a saldare quanto prima il debito maturato e, nello stesso tempo, informa che in futuro la presenza dell’università a Modica, ritenuta comunque un fatto irrinunciabile e fondamentale per lo sviluppo della nostra città, dovrà essere compatibile con la situazione finanziaria dell’ente comune. Si pensa di organizzare, per l’anno accademico 2009-2010 (facoltà interessate permettendo) un corso interfacoltà che comprenda nei primi tre anni le materie fondamentali di Scienze dell’amministrazione e di Economia, che comporterebbe un notevole risparmio sui costi per il comune.
Visto il vantaggio che tante famiglie conseguono, risparmiando sugli affitti, sul vitto e sui trasporti, grazie alla presenza dei corsi universitari in città, si chiederà agli studenti che si iscriveranno a Modica un piccolo contributo per il futuro, per potere mantenere la presenza dell’Università a Modica.
Per quest’anno gli studenti dovranno iscriversi formalmente a Catania ma grazie a una attività di tutoraggio garantita dalla facoltà di Scienze Politiche, gli studenti del primo anno del corso di Scienze del governo e dell’amministrazione potranno frequentare le lezioni, sostenere gli esami e sbrigare tutte le pratiche dell’iscrizione a Modica, presso la sede del corso di laurea nel palazzo S. Martino a Modica Alta.

ELEZIONI UNIVERSITARIE DEL 16-17 OTTOBRE

Elezioni del 16-17 ottobre:rinnovo degli organismi di rappresentanza degli universitari dell’ Ateneo di Catania(e quindi anche del decentramento ibleo)

Non restare a guardare dalla finestra ma scendi in campo!!!!!

Care colleghe e cari colleghi,

care amiche e cari amici,

care studentesse e cari studenti,

viviamo una fase delicata della nostra vita universitaria perché i fondi nazionali per l’università e la ricerca diminuiscono(1500 milioni di euro in meno nella prossima finanziaria) , e, a peggiorare queste scelte che rendono meno moderno, competitivo e innovativo il nostro paese Italia, c’è una nostra realtà locale-universitaria che non sola stenta a decollare, ma che sta facendo dei grossi passi indietro con la soppressione dei 3 corsi di laurea, Economia Aziendale e Scienze del Governo a Modica e Scienze Informatiche a Comiso.

E’ che per questo che il CUI ha organizzato una raccolta firme arrivando a circa 2200 firme che presenterà al ConsorzioUniversitario, al Rettore e a tutti quei soggetti istituzionali universitari e non interessati in merito.

Ma non è tutto perché il 16 e 17 ottobre:

· abbiamo una grande occasione di riscatto

· abbiamo la possibilità di dimostrare che noi crediamo nel nostro territorio e difendiamo la nostra realtà universitaria

· abbiamo la possibilità di dimostrare che non siamo studenti di “serie b”

· abbiamo la possibilità di far valere i nostri diritti

· abbiamo la possibilità di eleggere i nostri rappresentanti perché VERRANNO RINNOVATI GLI ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA DEGLI UNIVERSITARI DELL’ATENEO DI CATANIA

Ed è per questo che il CUI, realtà ormai radicata nell’università decentratata, ma che si propone anche di diventare punto di riferimento degli studenti iblei iscritti a Catania, si sta organizzando per presentare le sue liste; il CUI ti chiede di scendere in campo, di non stare più a guardare, di non vivere nella rassegnazione di chi crede che le cose non possano cambiare, ma anzi, al contrario di spendersi in prima persona concedendo la tua disponibilità a candidarti nella liste del CUI, oppure di segnalarci un amico, un conoscente in grado di darci una mano e/o che si può candidare, perché solo così potremo cambiare lo stato delle cose.E’ chiaro che con diversi punti di riferimento istituzionali(consiglieri di facoltà) la forza delle nostre numerose istanze(casa dello studente, mensa vera e propria, problemi di trasporti, singoli e specifici probleni didattici, biblioteche e ……tanto altro) diventerebbe più forte, autorevole e legittimata; diversamente avremmo una forza molto più ridotta.

In questi anni il CUI ha dimostrato con i suoi piccoli e grandi risultati ( l’ultimo obiettivo raggiunto è quello di essere riusciti a far rimanere i soldi delle tasse degli universitari iblei nel decentramento!!!!con più fondi si potrà gestire meglio la reltà locale!!!!!) che il quotidiano si può cambiare, che le esigenze degli universitari iblei sono state il centro della nostra azione.

Ma ora è arrivato il momento di dare un proprio contributo accettando la candidatura che è figlia di un progetto volto alla DIFESA DEL DIRITTO ALLO STUDIO, DEL NOSTRO DECENTRAMENTO E DELLA DIFESA COMPLESSIVA DEGLI STUDENTI IBLEI ISCRITTI ANCHE A CATANIA.

NON RASSEGNAMOCI MA ATTIVIAMOCI!!

PENSACI BENE

n.b= LE CANDIDATURE DOVRANNO ESSERE CONSEGNATE ENTRO E NON OLTRE IL 25 SETTEMBRE

GLI STUDENTI DEL PRIMO ANNO NON POTRANNO Né VOTARE Né CANDIDARSI

X info: Mario D’Asta 320-8350566

Gianni Scala 328-1140529

Andrea Caruso 3299762294

Intervento di Salvo Liuzzo in merito alla chiusura del corso di laurea con sede a comiso

Salvo Liuzzo, componente della segreteria del Partito Democratico di Comiso, interviene in merito alla paventata chiusura del Corso di Laurea di Scienze Informatiche a Comiso:<< id="more-2248">Innanzi tutto è mio dovere informare l’assessore Schembari che durante la scorsa campagna elettorale, Gigi Bellassai, in quel periodo assessore della precedente Giunta, aveva concordato con il Magnifico Rettore dell’Ateneo di Catania, Prof. Recca, un piano di rientro che in tre anni avrebbe azzerato il pregresso accumulato nel tempo. Da parte sua, il Rettore aveva garantito in via informale il mantenimento a Comiso del suddetto Corso. Subito dopo, l’Avvocato Giovanni Mazza, che rappresenta il Comune di Comiso in questa vertenza, garantiva la piena attuazione del piano di rientro ma chiedeva al Rettore la rimodulazione dell’intesa sottoscritta nel 2003 dall’allora rettore Ferdinando Latteri, dal presidente della Provincia Franco Antoci, dall’allora presidente del Consorzio Universitario Ibleo Piero Cascone e dai Comuni di Comiso, Vittoria e Acate perché, in virtù di tale accordo, il nostro ente non solo deve contribuire a versare da solo il 50% delle somme che gli altri partner devono versare all’Ateneo di Catania, ma deve garantire pure i locali del Centro d’Eccellenza nonché il personale amministrativo. Quindi mi permetto di suggerire all’assessore Schembari non solo di riaprire la trattativa con il Rettore, ma di sollecitare il presidente del Consorzio Universitario Ibleo, On. Giuseppe Drago, affinché si faccia portavoce non solo della volontà del Sindaco di Comiso e della Giunta ma delle legittime aspettative degli studenti di tutta la provincia che non possono perdere l’opportunità di iscriversi ad un Corso di Laurea all’avanguardia che offre sbocchi occupazionali non indifferenti>>. Sull’argomento interviene pure il Segretario del Partito Democratico di Comiso, Gigi Bellassai:<Catania con i vari Corsi di Laurea della nostra provincia. Infatti, come ha dichiarato qualche giorno fa Mario D’Asta, presidente del Circolo Universitario Ibleo, non è più concepibile assistere alla chiusura di alcuni Corsi di laurea per debiti che i Comuni hanno accumulato verso l’Univerità di Catania quando quest’ultima non versa al Consorzio Universitario Ibleo i circa 30 milioni di euro che annualmente lo Stato trasferisce agli Atenei per sostenere i costi dei Corsi di laurea. Considerato tutto ciò, credo siano maturi i tempi per cominciare a discutere della nascita dell’Università degli studi di Ragusa, che consentirebbe totale autonomia da Catania, e una più razionale gestione delle risorse dell’università>>.

Nasce il Circolo Universitario Ibleo (Servizio in tv su Video Mediterraneo)

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