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E' nato il forum del Circolo Universitario Ibleo! La "costola" del nostro blog (con cui sarà sempre in stretto contatto) ci consentirà di discutere e scambiare commenti all'interno delle varie sezioni create. In quella riguardante l'Universita, ci saranno singole sezioni per tutti i corsi di laurea presenti in provincia. Un'altra sezione è dedicata alle nostre iniziative (tesseramento, serate universitarie e altro), mentre non mancherà anche la "classica" sezione "Off Topic" in cui parlare di musica, sport, notizie e tutto ciò che non è previsto nelle altre sezioni!
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ASSEMBLEA DOMANI GIORNO 14 ORE 10 IN LINGUE

In merito alla "riforma, o meglio,controriforma Gelmini" continua il percorso assembleare intrapreso dgli studenti di Lingue e dal nostro consigliere di facoltà, Paolo Pavia, il quale modererà l'assemblea di domattina 14 novembre alle ore 10 sempre presso i locali della Sala "Falcone-Borsellino".
Il CUI Vi invita a partecipare numerosi e ad estendere l'invito a studenti e non.

ANCHE IL NOSTRO RETTORE DELL'ATENEO DI CATANIA RECCA CONTRO I PROVVEDIMENTI GOVERNATIVI DELLA GELMINI!!!

Documento del Rettore dell'Università di Catania relativo alla discussione assembleare del 6 novembre 2008

07 novembre 2008

Il Rettore dell'Università di Catania, prof. Antonino Recca, a conclusione del dibattito svoltosi nell'Assemblea di docenti, personale tecnico amministrativo, ricercatori precari e studenti dell'Ateneo, riunitasi il 6 novembre 2008 nell'aula di Scienze chimiche della Cittadella universitaria, ribadisce il contenuto delle mozioni approvate dall'Assemblea generale della CRUI, già fatte proprie dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione, fa proprie le preoccupazioni che sono state già espresse da Facoltà e Corsi di laurea dell'Ateneo, riafferma la propria contrarietà alla riduzione dei finanziamenti all'Università, così come emerge dai vari provvedimenti governativi degli ultimi mesi (Leggi 126/2008 e 133/2008), che configurano un definanziamento della formazione universitaria e della ricerca nel nostro Paese, e il ridimensionamento del loro carattere pubblico.

Esprime, altresì, la contrarietà alla norma che limita pesantemente il turn-over del personale. Auspica, pertanto, interventi legislativi che ripristinino un adeguato livello di finanziamento, in considerazione del fatto che, già prima delle previste riduzioni, si attestava allo 0,6% del PIL, un valore ben lontano dagli obiettivi di Lisbona e da quello di molti Paesi industrializzati, ed eliminino le limitazioni alle assunzioni. In assenza di tali interventi, si avrebbero, infatti, ripercussioni negative sull'offerta formativa, sul diritto allo studio, sullo sviluppo della ricerca scientifica, compromettendo in modo irreversibile il futuro di tanti giovani, impegnati nella loro formazione e nella ricerca, nonché le prospettive di sviluppo economico e sociale del Paese e, in particolare, del Mezzogiorno d'Italia.

Il Rettore riafferma il valore della politica di attenta e scrupolosa vigilanza sugli equilibri di bilancio, adottata dagli Organi di governo dell'Ateneo e, con riferimento alle possibili, e auspicabili, modifiche ai provvedimenti normativi fin qui assunti in materia di finanziamento del sistema universitario, chiederà agli Organi di governo dell'Ateneo la sospensione dell'attuazione delle pesanti misure di contenimento della spesa, che si renderebbero eventualmente necessarie per fronteggiare la prevista riduzione del finanziamento ordinario dell'Università, pari a circa 17 milioni di euro, per il 2010.

Il Rettore fa appello al Governo, affinché, nel garantire un finanziamento adeguato al sistema universitario, proceda, allo stesso tempo, con determinazione, nella direzione dell'attribuzione delle risorse sulla base di una valutazione dei risultati formativi e di ricerca degli Atenei, nonché dell'efficienza e dell'equilibrio della loro gestione.

Ritiene che i risultati dell'Ateneo di Catania, nel campo della ricerca, che lo vede al 14° posto per numero di PRIN finanziati nel 2008, e della capacità di attrazione degli studenti e di formazione d'eccellenza, anche attraverso la Scuola Superiore, e in quello della gestione del proprio bilancio, con il pieno rispetto dei limiti di spesa per il personale (86% del FFO) e di indebitamento (0,4% del FFO), debbano essere premiati con risorse che consentano di mantenere e sviluppare tali risultati, garantendo una prospettiva ai tanti docenti e ai ricercatori precari che si sono, in questi anni, impegnati per il loro conseguimento.
Il Rettore, infine, fa appello alle Istituzioni locali e alla Regione Siciliana, affinché, nella delicata condizione della realtà meridionale del Paese e della Sicilia e nel contesto delle riforme federaliste, si individuino forme di collaborazione e di investimento - anche attraverso la sinergia con le altre università siciliane - che facciano della formazione e della ricerca, una leva per l'innovazione e lo sviluppo economico e sociale della nostra regione.

IMPORTANTE: ASSEMBLEA STUDENTESCA

Gli studenti della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Ragusa stigmatizzano il metodo con il quale è stata messa in atto la cosiddetta "riforma" del sistema dell'istruzione e della ricerca in Italia impiegando lo strumento del decreto-legge, notoriamente destinato ad affrontare situazioni di necessità ed urgenza, ma utilizzato in questo caso dal governo in carica con il risultato di mortificare il Parlamento, espropriandolo di fatto della possibilità di dibattere in maniera civile e democratica su questioni vitali per il Paese e fondamentali per il futuro delle giovani generazioni.

Le misure previste dalla legge n°133 del 6 agosto 2008 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria) prevedono tagli alle risorse finanziarie tali da compromettere per i prossimi anni l'erogazione di servizi adeguati da parte della scuola e dell'università, con gravissime ripercussioni sull'attività di ricerca, già adesso largamente sottodimensionata rispetto agli standard europei.

L'art.17 della legge, infatti, indirizzando gli scarsi fondi disponibili per la ricerca alla realizzazione di progetti in settori "tecnologici altamente stragici e alla creazione di una rete di infrastrutture di ricerca ad alta tecnologia localizzati presso primari centri di ricerca pubblici e privati", comporterà l'ulteriore perdita di risorse umane che dovranno reperire altrove i mezzi per realizzare i propri obiettivi. L'attività di ricerca si troverebbe così sottomessa a logiche aziendalistiche private, in base alle quali le risorse verrebbero impiegate solo in quei settori che possano garantire profitto alle imprese, sacrificando e mortificando gli studi umanistici e la ricerca di base.

L'ipotesi sciagurata di favorire la trasformazione degli atenei in fondazioni private (previsto dall'art.16 della suddetta legge) con la conseguenza dell'abolizione nei fatti del valore legale del titolo di studio, pone le premesse per una vanificazione del diritto stesso a compiere gli studi universitari, affermatosi negli ultimi tre decenni nel nostro Paese. In un simile contesto sarebbero maggiormente penalizzate le regioni del Mezzogiorno e i ceti meno abbienti.

Siamo consapevoli della necessità di una riforma che, oltre ad una redistribuzione e razionalizzazione delle risorse destinate all'istruzione e all'università, contempli una più profonda revisione della didattica e dell'offerta formativa, del reclutamento del personale docente, prevedendo un'efficiente amministrazione delle facoltà e dei poli universitari e, a tale scopo, gli studenti della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Ragusa auspicano una reale e seria collaborazione tra Governo e associazioni degli studenti, dei docenti e sindacati, in vista di una riforma che tenga conto delle esigenze delle diverse parti coinvolte.

Tanto premesso, gli studenti della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Ragusa, in preparazione della giornata nazionale di protesta indetta per il 14 novembre 2008, invitano gli studenti universitari, il personale docente, amministrativo e tecnico del comprensorio ibleo e tutti i cittadini a partecipare ad un'assemblea-dibattito indetta per il giorno 6 novembre 2008 alle ore 16,30 presso la Sala pluriuso Falcone-Borsellino in Ragusa Ibla per discutere e confrontarsi sulle conseguenze indotte dalla legge appena approvata.

p. il Comitato degli Studenti
della Facoltà di Lingue e Letterature straniere
di Ragusa

Il Consigliere di Facoltà

Paolo Pavia

SERATA UNIVERSITARIA

CONTINUA LA SERATA UNIVERSITARIA ALL' "O2"
OGNI MERCOLEDI SERA....
VI ASPETTIAMO!!!

GIORNO 5 NOVEMBRE SERATA HEINEKEN
Ci saranno numerosi gadgets e magliette per tutti i partecipanti


Start: ore 23

Ingresso gratuito con pass obbligatorio


Per info e pass chiama:

Giuseppe Scalone: 333-8012628
Dario Cilia: 349-7112524

Un blog interessante

Voglio segnalare un blog sulle questioni aperte dalla L. 133/2008:

http://universitadasalvare.blogspot.com/

ASSEMBLEA-DIBATTITO PRESSO LA SALA FALCONE-BORSELLINO GIORNO 6 NOVEMBRE ORE 16:30

Gli studenti della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Ragusa stigmatizzano il metodo con il quale è stata messa in atto la cosiddetta "riforma" del sistema dell'istruzione e della ricerca in Italia impiegando lo strumento del decreto-legge, notoriamente destinato ad affrontare situazioni di necessità ed urgenza, ma utilizzato in questo caso dal governo in carica con il risultato di mortificare il Parlamento, espropriandolo di fatto della possibilità di dibattere in maniera civile e democratica su questioni vitali per il Paese e fondamentali per il futuro delle giovani generazioni.

Le misure previste dalla legge n°133 del 6 agosto 2008 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria) prevedono tagli alle risorse finanziarie tali da compromettere per i prossimi anni l'erogazione di servizi adeguati da parte della scuola e dell’università, con gravissime ripercussioni sull’attività di ricerca, già adesso largamente sottodimensionata rispetto agli standard europei.

L'art.17 della legge, infatti, indirizzando gli scarsi fondi disponibili per la ricerca alla realizzazione di progetti in settori "tecnologici altamente strategici e alla creazione di una rete di infrastrutture di ricerca ad alta tecnologia localizzati presso primari centri di ricerca pubblici e privati", comporterà l’ulteriore perdita di risorse umane che dovranno reperire altrove i mezzi per realizzare i propri obiettivi. L’attività di ricerca si troverebbe così sottomessa a logiche aziendalistiche private, in base alle quali le risorse verrebbero impiegate solo in quei settori che possano garantire profitto alle imprese, sacrificando e mortificando gli studi umanistici e la ricerca di base.

L'ipotesi sciagurata di favorire la trasformazione degli atenei in fondazioni private (previsto dall'art.16 della suddetta legge) con la conseguenza dell'abolizione nei fatti del valore legale del titolo di studio, pone le premesse per una vanificazione del diritto stesso a compiere gli studi universitari, affermatosi negli ultimi tre decenni nel nostro Paese. In un simile contesto sarebbero maggiormente penalizzate le regioni del Mezzogiorno e i ceti meno abbienti.

Siamo consapevoli della necessità di una riforma che, oltre ad una redistribuzione e razionalizzazione delle risorse destinate all'istruzione e all'università, contempli una più profonda revisione della didattica e dell'offerta formativa, del reclutamento del personale docente, prevedendo un’efficiente amministrazione delle facoltà e dei poli universitari e, a tale scopo, gli studenti della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Ragusa auspicano una reale e seria collaborazione tra Governo e associazioni degli studenti, dei docenti e sindacati, in vista di una riforma che tenga conto delle esigenze delle diverse parti coinvolte.

Tanto premesso, gli studenti della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Ragusa, in preparazione della giornata nazionale di protesta indetta per il 14 novembre 2008, invitano gli studenti universitari, il personale docente, amministrativo e tecnico del comprensorio ibleo e tutti i cittadini a partecipare ad un'assemblea-dibattito indetta per il giorno 6 novembre 2008 alle ore 16,30 presso la Sala pluriuso Falcone-Borsellino in Ragusa Ibla per discutere e confrontarsi sulle conseguenze indotte dalla legge appena approvata.

p. il Comitato degli Studenti
della Facoltà di Lingue e Letterature straniere
di Ragusa

Il Consigliere di Facoltà

Paolo Pavia

30 OTTOBRE IN FACOLTA' DI LINGUE:UNA ASSEMBLEA PARTECIPATA E SIGNIFICATIVA!!!!!!

Il 30 ottobre è stata un giorno importante di mobilitazione e protesta nazionale contro la "riforma Gelmini" (chiamiamola riforma, termine assolutamente inappropriato ma cosi' il governo la presenta); anche a Ragusa in piazza San Giovanni gli studenti delle scuole medie superiori hanno organizzato un corteo che ha visto la scarsa partecipazione degli universitari.
Poi però sono stato invitato insieme ad altri studenti del CUI ad un'assemblea in lingue e sono rimasto basito perchè dopo anni di politica universitaria ho visto per la prima volta una grande partecipazione, la sala Falcone-Borsellino piena, una grande voglia di approfondire il tema della scuola, dell'università, tutti temi che toccano la nostra quotidianità, la quaotidianità di milioni di studenti e famiglie; un grande desiderio di conoscere e capire cosa ha in mente la Gelmini e questo governo di destra, perchè la Gelmini sta attuando queste scelte politiche e lo sta facendo senza confrontarsi col mondo della scuola, dell'università,con gli studenti, docenti, personale specializzato nel settore, con i sindacati....quindi una riforma sbagliata nel metodo e nel merito, dato si taglia l'ICI, si cerca l'accordo con Alitalia, ma poi si taglia nel futuro di un paese,continuando ad allargare la forbice culturale, economica e sociale tra i ricchi e i poveri e riducendo così la mobilità sociale!
Anche a Ragusa, grazie agli studenti della Facoltà di Lingue, emerge un grande risveglio culturale, un fermento intellettule straordinario che sicuramente caratterizza il nostro decentramento ibleo. La riunione proseguiva con l'esigenza di coinvolgere tutti gli studenti del decentramento e organizzare a breve un'altra assemblea interfacoltà per approdare alla manifestazione del 14 novembre e fare in modo che anche Ragusa possa dare il suo contributo in termini di partecipazione e di idee.
Che fosse un ritorno al 68?non credo proprio....quelli erano altri tempi, altri momenti della cultura storica politica e probabilmente è giusto che rimangano confinati a quel periodo per gli eccessi che hanno caratterizzato quel periodo storico.
Il CUI, entusiasta di tutto ciò, con la presenza del neo eletto consigliere di Facoltà di Lingue Paolo Pavia, partecipava volendo dare il proprio contributo per la riuscita dell'iniziativa di giorno 14 novembre.
Riusciranno, o meglio, riusciremo a sensibilizzare piu' studenti possibili per andare in massa alla manifastazione di giorno 14?riusciremo, noi studenti,con uno scatto d'orgoglio a fare sentire la nostra voce? LA SCOMMESSA E' GIA' IN ATTO.......
Considerato che non sono voluto entrare nel merito specifico della riforma,(ci vorrebbe un pò piu' di tempo e spazio) non posso che concludere questa mia breve riflessione complimentandomi con gli studenti di lingue e lanciando sin da subito la disponibilità a collaborare per qualsiasi iniziativa che vada dalla protesta contro la Gelmini, al problema dell' aula studio e della lampadina che non funziona, ai problemi della didattica e dei servizi in generale.il CUI è pronto!


Mario D'Asta




Nasce il Circolo Universitario Ibleo (Servizio in tv su Video Mediterraneo)

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