Verso il quarto polo universitario adesso servono più risorse economiche

Si stringono i tempi per la facoltà di Lingue a Ragusa

Giornale di Ragusa
di Cico

Mercoledì 28 Aprile 2010 - 23:58

altRagusa - Consorzio Universitario e Ateneo di Catania stanno lavorando ad un accordo per l’anno accademico 2010/2011, l’ultimo anno cioè prima dell’avvento del quarto polo pubblico siciliano a rete con Siracusa e Enna. Il presidente Giovanni Mauro sta stringendo i tempi per chiudere un accordo che preveda la Facoltà di Lingue a Ragusa.

Anche perchè condizione necessaria affinchè Ragusa possa essere una delle sedi del quarto polo pubblico è che ci sia almeno una Facoltà.

E se Siracusa ha Architettura, ad Enna non ne mancano, a Ragusa la più naturale è Lingue anche perchè ci sono più iscritti. La chiusura di Lingue a Catania e quindi il trasferimento della Facoltà a Ragusa porterebbe anche più ricchezza al territorio che si vedrebbe «piombare» anche gli studenti di Catania. Ma è chiaro che la Facoltà è più dispendiosa del corso di laurea. Quindi il sacrificio che dovrebbe fare il territorio ibleo è quello della non attivazione dei primi anni a Giurisprudenza e Scienze Agrarie Tropicali e Sutropicali a meno che non si trovino maggiori risorse.

È chiaro che gli anni successivi al primo andrebbero ad esaurimento. Ed il presidente Giovanni Mauro sta lavorando a questo: cioè trovare più risorse atteso che ad oggi il Consorzio Universitario può contare su circa 4 milioni e 200mila euro.

Un milione e mezzo di Comune e Provincia ed oltre un milione di euro della Regione. Giovanni Mauro sta cercando con l’Ateneo di Catania di stipulare una transazione per gli ultimi due anni, cioè pagare i sei milioni di euro in quattro anni. Ma intanto sul quarto polo c’è stata una riunone a Siracusa. Erano presenti, oltre a Giuseppe Monaco, Presidente del Comitato Quarto Polo (nonché presidente della Provincia di Enna), erano presenti anche Nicola Bono presidente della Provincia di Siracusa, Franco Antoci, presidente della Provincia di Siracusa, Nello DiPasquale e Roberto Visentin, sindaci di Ragusa e Siracusa, ed il presidente del Consorzio Universitario, Giovanni Mauro.

Il comitato ha avviato i suoi primi lavori per poter individuare, con maggior precisione e nel più breve tempo possibile, quali sono le risorse pubbliche a disposizione del progetto e i corsi di laurea che potranno essere attivati.

la proposta del quarto polo...finalmente!

E' QUESTO CIO' CHE VOGLIAMO...E' QUESTO CIò PER CUI CI SIAMO BATTUTI, ERA INUTILE PER NOI LA POLEMICA STERILE.IN QUESTI MESI SI è PENSATO PIU' A DISTRUGGERE CHE A COSTRUIRE E NOI DEL CUI CI SIAMO VOLUTI SOTTRARRE A QUESTO TIPO DI LOGICA E DI RAGIONAMENTO.
NN LA DELEGGITTIMAZIONE DELL'UNO NEI CONFRONTI DELL'ALTRO, NN GLI STUDENTI CONTRO IL CONSORZIO O IL CONSORZIO CONTRO GLI STUDENTI, IL RETTORE CONTRO RAGUSA....
NOI ASPETTAVAMO CHE LA POLITICA ADDIVENISSE AD UNA SOLUZIONE CONDIVISA.ASPETTAVAMO UNA PROPOSTA SERIA:IL QUARTO POLO UNIVERSITARIO.
ORA DEVE INIZIARE UN'ALTRA FASE, CIOè QUELLA DI PENSARE ALL'UNIVERSITà CHE VOGLIAMO, ALL'UNIVERSITà STRETTAMENTE COLLEGATA ALLE VOCAZIONI TERRITORIALI DEL NOSTRO CONTESTO SOCIO-ECONOMICO, ALL'UNIVERSITà CHE DELLA RICERCA NE FA UN PILASTRO PORTANTE.

RAGUSA 24 APRILE 2010 CUI



http://www.ilgiornalediragusa.it/attualita/17728-universita-in-sicilia-il-dato-e-tratto-nascera-il-quarto-polo-universitario.html

Quarto polo, parte il rilancio
Prenderà avvio nell'anno accademico 2011-'12 e comprenderà Ragusa e Siracusa
Sabato 24 Aprile 2010Ragusa, LA SICILIA
La conferenza che si è tenuta a Catania sul quarto Polo universitario Ragusa sarà inglobata nel quarto polo universitario siciliano. La conferma è arrivata prima da Roma, giovedì in serata, e poi ieri mattina da Catania dove il rettore Antonino Recca ha tenuto una conferenza stampa alla presenza, tra gli altri, del presidente del Consorzio universitario ibleo Giovanni Mauro. Il quarto polo, che vedrà dentro anche Siracusa e Enna, nascerà però non il prossimo anno accademico. "L'Università di Catania è fiera di aver contribuito, con le proprie iniziative che hanno portato all'attenzione nazionale la questione del mantenimento delle sedi decentrate, alla prossima nascita del quarto polo universitario siciliano a rete, che prenderà avvio dal 2011-2012, che comprenderà certamente le sedi di Siracusa e Ragusa, e probabilmente anche Enna. Siamo inoltre lieti di annunciare che abbiamo finalmente trovato un accordo transattivo con gli enti locali siracusani per il mantenimento in quella sede delle attività didattiche nell'anno accademico 2010-2011, periodo di transizione prima dell'avvio della nuova università pubblica siciliana, e che stiamo inoltre lavorando rapidamente alla definizione di un accordo simile anche per la transizione dei corsi di Ragusa". Queste le parole usate dal rettore che ieri mattina ha parlato anche di una vera e propria "svolta" dopo l'incontro che si è tenuto al Ministero dell'Università, nel corso della quale il consigliere del ministro Gelmini, prof. Alessandro Schiesaro, ha consegnato ufficialmente uno studio di fattibilità sulle misure da adottare per il potenziamento e il riordino dell'intero sistema universitario siciliano. Ed è proprio in questo documento, predisposto a pochi giorni dall'approvazione del prossimo piano triennale di sviluppo delle università, che il Ministero ha ipotizzato l'istituzione della quarta università pubblica siciliana, a più di due secoli dall'istituzione dell'Ateneo di Palermo. Una realtà che dovrebbe prendere forma già a metà del mese di maggio, quando, in un'altra riunione romana, verranno indicati con maggior precisione quali sono le risorse pubbliche a disposizione del progetto e i corsi di laurea che potranno essere attivati. "Dopo mesi di silenzio sulle vicende delle sedi di Siracusa e Ragusa - ha premesso il rettore, aprendo l'incontro al quale hanno preso parte anche il direttore amministrativo Lucio Maggio e il presidente del Consorzio universitario di Ragusa Gianni Mauro - nei quali non abbiamo voluto alimentare polemiche con i rappresentanti politici di quelle città, oggi siamo lieti di annunciare la prossima istituzione del quarto polo. Una soluzione che avevamo individuato noi per primi, e che oggi diventa possibile grazie all'interessamento concreto del ministro Gelmini, la quale ha raccolto le nostre preoccupazioni, al contributo tecnico dei suoi più stretti collaboratori, alla vicinanza del ministro Prestigiacomo e all'intenso lavoro dei responsabili e degli organi tecnici di Università ed enti locali".
Michele Barbagallo

Noi e Giovanni - Incontro con Don Luigi Ciotti

lunedì 26 aprile 2010
Ore:17.00
Ragusa - Sala AVIS

Don Luigi Ciotti, presidente dell'Associazione LIBERA, alla Sala AVIS di Ragusa, per interrogarsi insieme e per non dimenticare.....
Cosa significa la morte di un innocente? Come reagisce una comunità all'assassinio di un giornalista? Cosa può fare una città per ricordare un concittadino ucciso 38 anni prima, mentre assolveva una funzione di pubblico interesse? Il Comune di Ragusa anni fa ha intitolato a Giovanni Spampinato una via cittadina e la Provincia gli ha intestato la Sala Stampa. Oggi la figura di Giovanni e il suo esempio di giornalismo investigativo e di impegno civile suscitano interesse in tutta Italia: libri, trasmissioni, TV, teatro, convegni, blog, 60.000 voci su Google. Il 20 Marzo gli studenti di Reggio Emilia hanno portato in corteo a Milano uno striscione con il suo nome. Ma a Ragusa è difficile trovare tracce di Giovanni, sapere chi era e cosa faceva, sapere perchè fu ucciso, leggere i suoi articoli, i libri, i giornali, i documenti che parlano di lui. Cosa si può fare? Giovanni fu ucciso il 27 ottobre 1972. Dieci giorni dopo avrebbe compiuto 26 anni. Le sue inchieste sull'eversione neofascista e su un omicidio tuttora avvolto nel mistero avevano svelato il volto nascosto della sua città.

il Governo Lombardo taglia i Fondi per il diritto allo studio‏

Il Governo regionale, nel bilancio di previsione 2010 depositato presso la II Commissione legislativa permanente 'Bilancio' dell'Assemblea regionale siciliana, ha ridotto ulteriormente, di circa il 26%, i fondi destinati al diritto allo studio universitario quale contributo per il funzionamento degli enti regionali per il diritto allo studio universitario (ERSU) specificamente, la riduzione dei fondi prevede una dotazione finanziaria di circa 15.756.000,00 euro per il 2010 rispetto ai 21.400.000,00 euro del 2009. L'ERSU di Catania, in particolare, in base a questo dato riceverà pertanto dalla Regione circa 1.900.000,00 euro in meno rispetto allo scorso anno. L'approvazione del bilancio, con la citata prevista dotazione, comporterà inevitabilmente per gli ERSU siciliani la revisione di specifici capitoli di spesa con il conseguente ridimensionamento degli interventi a sostegno del diritto allo studio. L'ERSU di Catania, specificamente, già in grosse difficoltà, che stà attraversando uno dei periodi piu’ difficili della sua storia, con mense e residenze chiuse, non potrà più garantire i servizi e gli interventi essenziali come: le mense presso i poli decentrati ; il numero di borse di studio; le convenzioni con teatri; l'erogazione di borse part-time; la concessione di sussidi straordinari; contributi per le iniziative culturali. Il contributo regionale destinato agli ERSU ha come unico scopo il perseguimento dei fini istituzionali da parte degli stessi e quindi quello di far fronte alle spese necessarie a garantire i servizi e gli interventi in favore degli studenti universitari. Pertanto occorre chiedere al Presidente della Regione Lombardo e al Governo Regionale di porre in essere ogni misura possibile finalizzata al rimpinguamento del fondo destinato agli ERSU allo scopo di garantire loro il perseguimento dei fini istituzionali, propri garantendo così agli studenti meritevoli e disagiati il diritto allo studio sancito dall'art. 34 della Costituzione, inviteremo i deputati regionali a sostenere in sede di approvazione del Bilancio la nostra legittima battaglia.

Nasce il Circolo Universitario Ibleo (Servizio in tv su Video Mediterraneo)

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