RIUNIONE CUI: SABATO 19 DICEMBRE ORE 11:00

Il Circolo Universitario Ibleo convoca una riunione per sabato 19 dicembre 2009 alle ore 11:00 a Modica, presso la sede della facoltà di Scienze Politiche, a Modica Alta (Palazzo San Martino),

con all'ordine del giorno i seguenti punti:
- punto della situazione e aggiornamenti sull'università in provincia di Ragusa;
- organizzazione associazione;
- auguri di Natale;
- varie ed eventuali.

Vi aspettiamo
Circolo Universitario Ibleo

SCORRIMENTO GRADUATORIE “POSTI LETTO” A.A. 2009/2010

L’Ersu di Catania comunica che, a seguito della rinuncia di vincitori di posto letto dell’a.a. 2009/2010, gli studenti di cui all’elenco allegato - individuati per scorrimento delle graduatorie definitive - potranno prenotare il posto a partire dalle ore 9,00 di mercoledì 16/12/2009 e fino alle ore 24,00 di venerdì 18/12/2009.

Di seguito il link:
http://www.ersu.unict.it/scorgrad0910.html

CONCORSO PER ATTRIBUZIONE BORSE DI STUDIO A.A. 2009/2010

E.R.S.U. - Catania
Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario



CONCORSO PER ATTRIBUZIONE BORSE DI STUDIO A.A. 2009/2010

- PUBBLICAZIONE GRADUATORIE DEFINITIVE -

L’ ERSU di Catania comunica che le graduatorie definitive dei partecipanti al concorso per l’attribuzione delle borse di studio per l’anno accademico 2009/2010 sono state affisse presso la sede dell’Ente di Via Etnea n.570 e sono qui consultabili.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 8 del bando, coloro che hanno ottenuto o sono idonei di una borsa di studio comprensiva del rimborso delle spese di locazione sono tenuti a far pervenire, improrogabilmente entro il giorno 11/1/2010, il relativo contratto di locazione ovvero dichiarazione sostitutiva utilizzando l’apposito modello predisposto dall'Ente.

Catania, 2/12/2009



Il Direttore
(Dott. Nunzio Rapisarda)


http://www.ersu.unict.it/avvisobsdef0910.html

RIUNIONE CUI: VENERDI 27 NOVEMBRE ORE 19

Il Circolo universitario Ibleo convoca una riunione per venerdì 27 novembre 2009 alle ore 19 in Viale del Fante 10, Ragusa,

con all'ordine del giorno i seguenti punti:
-relazione Stati Generali dell'Università Iblea;
-organizzazione associazione;
-varie ed eventuali

Vi aspettiamo
Circolo Universitario Ibleo

L'intervento di Mario D'Asta, Presidente del CUI, agli Stati Generali dell'Università Iblea (23/11/2009)

Il Giornale di Ragusa sulla questione convenzioni mense universitarie

Ragusa. Soddisfazione espressa dal Circolo Univeritario Ibleo



Ripristinate le convenzioni con i ristoranti
Gli universitari ringraziano l'Ersu


di Valentina Battaglia
Sabato 14 Novembre 2009 - 01:06

Ragusa - Qualche mese fa era stato proprio il Circolo Universitario ibleo, facendosi portavoce delle lamentele degli studenti, a sollevare il problema del mancato rinnovo, a Modica, delle convenzioni con i ristornati per gli studenti universitari. Avevano espresso con forza come questa mancanza significasse in primis il privare gli studenti di un diritto inderogabile.

Adesso le convenzioni sono state attivate, anche se non nella totalità Ad essere ripristinate, infatti quelle dei due ristoranti a Modica e ad essere riconfermate quelle con i ristorante "Nino" e " U Saracinu" a Ibla e a Ragusa superiore con "La Cuccagna" .

Mancherebbe ancora all'appello ilr sitorante che in passato convenzionava la Facoltà di Giurisprudenza, ma in compenso, è stata attivata la convenzione, per la prima volta, con il ristorante, "Antico Vico", smepre ad Ibla.

Ma sicuramente questo è già un primo importante risultato e, proprio per questo, Il Circolo Universitario Ibleo ha espresso in una nota la sua soddisfazione per le scelte assunte dall’ERSU (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) di Catania in merito alla questione della mancata riattivazione delle convenzioni con i ristoranti.

I ringraziamenti del Circolo e degli studenti sono specificatamente rivolti al dott.Romano, responsabile del servizio ristorazione dell’ente regionale per il diritto il studio universitario, grazie anche alle istanze presentate dal CUI, venuto a conoscenza della delicata situazione nel territorio modicano, una volta conosciuto e riconosciuto un diritto leso per centinaia e centinaia di studenti che sono presenti su Modica,è intervenuto risolvendo immediatamente la questione riattivando già da ieri i due ristoranti a Modica “Pizza Smile e “Muretto”.

"Ancora una volta la politica universitaria del CUI - hanno scritto nella nota - porta a casa un altro obiettivo importante per la serenità di centinaia di studenti, per la comunità universitaria del territorio ibleo; il diritto alla studio passa anche da questi momenti, come la ristorazione, utile, non solo per gli studenti meno abbienti,ma anche per quei momenti ricreativi e di aggregazione sociale tra gli studenti stessi ."


http://www.ilgiornalediragusa.it/attualita/10808-ripristinate-le-convenzioni-con-i-ristoranti-gli-universitari-ringraziano-lersu.html


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Modica. Il Circolo Universitario Ibleo solleva il problema e chiede soluzioni



Saltano le convenzioni con i ristoranti:
per gli universitari un deficit grave

di Redazione
Giovedì 08 Ottobre 2009 - 23:56

Modica - L’inizio del nuovo Anno Accademico è vicino e mentre gli studenti universitari continuano a sostenere gli ultimi esami della sessione estiva e autunnale, un nuovo deficit viene a galla e fatto presente dal Circolo Universitario ibleo che facendosi portavoce degli studenti modicani, in questo caso, chiede il ripristino delle convenzioni con i ristoranti nel comune della Contea.

“Viene a mancare un servizio molto importante per centinaia di studenti che frequentano al sede modicana - dichiara il circolo – quello delle mense e, in questo caso, delle convenzioni con i ristoranti “Il Muretto” e della “Pizza soglia” ed è inaccettabile che non vengano rinnovate.

Il Cui si è rivolto quindi sia all’ERSU di Catania che al Consorzio Universitario di Ragusa nella speranza che, in concomitanza con l’impegno dell’Università di Messina, dalla quale dipende la sede decentrata di Scienze Sociali a Modica, e l’intervento del sindaco Antonello Buscema, siano ripristinate le necessarie condizioni economiche degli anni precedenti per restituire agli studenti un’importante agevolazione e, di conseguenza, una maggiore serenità perduta.


http://www.ilgiornalediragusa.it/attualita/9171-no-al-rinnovo-delle-convenzioni-con-i-ristoranti-per-gli-universitari-modicani-un-deficit-grave.html

CONVOCATI GLI STATI GENERALI DELL'UNIVERSITA' IBLEA

Domani, lunedì 23 novembre ore 17.30, presso la Sala Avis di Ragusa sono convocati gli "Stati Generali dell'Università Iblea".
La normativa vigente, nel nostro paese, in materia di ordinamento universitario, i difficili rapporti con l'Università di Catania, la necessità di apportare modifiche allo Statuto del Consorzio e alle convenzioni in essere ed infine il recente d.d.l. in materia di riforma dell'ordinamento universitario approvato dal Consiglio dei Ministri ed ora all'esame del Parlamento, che potrebbe consentire la nascita di un polo universitario autonomo, hanno indotto il c.d.a. del Consorzio di Ragusa, di organizzare un momento di confronto e di dibattito al fine di individuare scelte utili e condivise ed un percorso partecipato per mantenere, consolidare e qualificare la presenza universitaria nel nostro territorio provinciale.
Pertanto tutti, studenti, la cittadinanza tutta è invitata a partecipare a questa assemblea.
I diritti degli studenti (vedi caso facoltà di Lingue) sono stati nuovamente lesi, e il futuro di questa università è nuovamente messo in discussione.
Invitiamo tutti i cittadini a partecipare, invitiamo tutti gli studenti a riappropriarsi del proprio presente, del proprio futuro partecipando a questo grande momento di riflessione.
Vi aspettiamo

Circolo Universitariio Ibleo

RIUNIONE CUI: SABATO 21 NOVEMBRE ORE 15

Il Circolo universitario Ibleo convoca una riunione per sabato 21 novembre 2009 alle ore 15 in viale del fante 10
con all'ordine del giorno i seguenti punti:
-Analisi questione universitaria nuovamente in difficoltà nel decentramento ibleo;
-confermate ed attivate nuove convenzioni con i ritoranti sia a ragusa che a Modica;
-fase di riorganizzazione dell'associazione;
-varie ed eventuali

Vi aspettiamo
Circolo Universitario Ibleo

La denuncia dei ricercatori "80 milioni spariti dalla Finanziaria"

ECONOMIA La somma era destinata all'assunzione di 4200 giovani nelle università
Ma al Senato l'emendamento, bocciato in commissione, è diventato 'ordine del giorno'

Ghizzoni La denuncia dei ricercatori
"80 milioni spariti dalla Finanziaria" (Pd): "Messi in discussione fondi già stanziati nel 2007"
L'Associazione Precari: "E' l'ultimo colpo di mano, dopo anni di blocco dei concorsi"
di ROSARIA AMATO


ROMA - Sono finiti nel nulla 80 milioni destinati all'assunzione a tempo indeterminato di 4200 ricercatori universitari. La denuncia è dell'Osservatorio della Ricerca, un gruppo trasversale di scienziati e ricercatori italiani. Il rischio che la somma, stanziata dalla Finanziaria 2007 ma "vincolata" a un successivo provvedimento, svanisse nel nulla si è concretizzato quando l'emendamento presentato in Aula al Senato (e a suo tempo bocciato in commissione Bilancio a Palazzo Madama, che ha appena approvato il provvedimento in via definitiva) è diventato un semplice "ordine del giorno".

Niente fondi per le assunzioni. A quel punto i ricercatori hanno perso le ultime speranze: "Siamo di fronte alla ormai quasi certa perdita di fondi per le assunzioni - denuncia il coordinatore dell'Osservatorio, Rino Falcone, del Cnr - fondi già stanziati che andranno in economia. Sappiamo quanto sia complicato recuperare risorse per questo settore, e come tutti i politici sensibili ai temi della consocenza si lamentino delle difficoltà di farle uscire dal bilancio dello Stato. Qui le risorse ci sono già e si decide di non allocarle!".

L'emendamento trasformato in ordine del giorno. "L'emendamento presentato dal presidente della commissione Cultura, Antonio Possa (Pdl) - spiega Antonio Rusconi, presidente dei senatori Pd all'interno della commissione - era frutto di un'iniziativa comune. Quando si è andati a votare, Possa è stato costretto a togliere la firma, mentre il secondo firmatario Sciutti, capogruppo Pdl in commissione Cultura, ha chiesto che l'emendamento venisse trasformato in ordine del giorno. Una decisione che ha un solo significato: questo Paese non investe nella ricerca, e i fondi che vi vengono destinati sono fonti di saccheggio di risorse anziché d'investimento".

Il rischio del trasferimento dei fondi. Che i fondi rischino veramente di essere trasferiti dal bilancio del ministero dell'Istruzione a un altro bilancio, considerato di maggiore urgenza o importanza, è più di un sospetto anche per Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in commissione Cultura alla Camera, che già alcune settimane fa ha presentato un'interrogazione al governo, chiedendo quando e come s'intende sbloccare gli 80 milioni stanziati tre anni fa. "Dalla risposta del sottosegretario Pizza - dice Ghizzoni - è emersa la possibilità di "procedere in via amministrativa" per l'utilizzo della somma in questione. Mi auguro che sia così, perché noi temiamo invece che si voglia anticipare in qualche modo la legge Gelmini, che prevede la scomparsa del ricercatore di ruolo. Quando la legge entrerà in vigore ci saranno solo ricercatori assunti a tempo determinato. Così si stanno infliggendo nuovi tagli, coerenti solo con l'idea della Gelmini di ricercatori precari a vita''.

"I 40enni già all'estero, ai 30enni non resta che andar via". "Se non si procederà con le nuove assunzioni, si salterà ancora una generazione - denuncia Daniele Archibuti, ricercatore del Cnr e professore alla Sapienza di Roma e all'Università di Londra - quella dei quarantenni è già tutta all'estero. Anche a quella dei trentenni non rimarrà che partire. Questo significa che se anche in futuro si dovesse tornare ad assumere nelle università italiane, nessuno passerà ai nuovi ricercatori conoscenze aggiornate. Questa generazione passerà al prepensionamento prima ancora dell'assunzione".

Atenei, niente assunzioni e niente stipendi. Gli 80 milioni stanziati dalla Finanziaria nel 2007 facevano parte di un finanziamento più ampio triennale: 20 milioni per il primo anno, 40 per il secondo, 80 per il terzo. La terza tranche era più sostanziosa perché sarebbe servita al pagamento degli stipendi anche dei ricercatori assunti con i due concorsi precedenti. Il che significa che se i fondi dovessero essere "stornati", per gli atenei ci sarebbe un doppio problema: oltre alle mancate nuove assunzioni, bisognerebbe anche far fronte agli stipendi dei neoassunti e verrebbero a mancare le risorse necessarie.

I precari: "Vicenda assurda". "Questa dei posti da ricercatore è una vicenda assurda: - denuncia Francesco Cerisoli, presidente dell'Associazione Precari della Ricerca-APRI - il ministro Gelmini è incredibilmente latitante rispetto a questo 'colpo di mano' e se anche alla Camera si confermerà questo orientamento, il ministro infliggerà l'ultimo colpo a migliaia di ricercatori, dopo anni di blocco dei concorsi. Alla faccia del ricambio generazionale che hanno più volte sbandierato".

"Il governo non li sbloccherà". "Questi finanziamenti hanno bisogno di un provvedimento particolare di sblocco - spiega ancora Ghizzoni - perché erano originariamente vincolati all'emissione di un decreto che avrebbe dovuto stabilire nuove norme di trasparenza e imparzialità per i concorsi. Tale decreto è stato bocciato dalla Corte dei Conti, e quindi è necessaria ogni anno una norma speciale che permetta di spendere questi soldi, già nel bilancio del Miur. A questo punto l'unica soluzione possibile sarebbe che il governo stabilisse ufficialmente che la legge Gelmini si sostituisce al provvedimento bloccato nel 2007, sbloccando automaticamente quest'ultima tranche di 80 milioni. Ma dubito che il governo lo farà".

IL CUI DETERMINATE PER LA RIATTIVAIONE E LA RICONFERMA DELLE CONVENZIONI CON I RISTORANTI DEL DECENTRAMENTO IBLEO

A TUTTI

GLI ORGANI DI STAMPA



COMUNICATO STAMPA



OGGETTO:

IL CIRCOLO UNIVERSITARIO IBLEO ESPRIME LA SUA SODDISFAZIONE PER LA RIATTIVAZIONE DELLE CONVENZIONI CON I DUE RISTORANTI DI MODICA, PER LA RICONFERMA DEI RISTORANTI SU RAGUSA E RAGUSA IBLA, E ORA ATTENDIAMO IL RISTORANTE PER GLI STUDENTI DI GIURISPRUDENZA



Il Circolo Universitario Ibleo esprime la sua soddisfazione per le scelte assunte dall’ERSU (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) di Catania in merito alla questione della mancata riattivazione delle convenzioni con i due ristoranti di Modica, alla riconferma delle convenzioni con i ristoranti di Ragusa Superirore e Ragusa Ibla.

L’ERSU ,nella persona del dott.Romano, responsabile del servizio ristorazione dell’ente regionale per il diritto il studio universitario, grazie anche alle istanze presentate dal CUI, venuto a conoscenza della delicata situazione nel territorio modicano, una volta conosciuto e riconosciuto un diritto leso per centinaia e centinaia di studenti che sono presenti su Modica,è intervenuto risolvendo immediatamente la questione riattivando già da ieri i due ristoranti a Modica “Pizza Smile e “Muretto”.

Da apprezzare sul versante ragusano, la riconferma a Ragusa Ibla del ristorante “Nino” e “ U Saracinu”, a Ragusa Superiore de “ La Cuccagna” e l’attivazione, per la prima volta, del ristorante “Antico Vico” a Ragusa Ibla.

Ancora una volta la politica universitaria del CUI porta a casa un altro obiettivo importante per la serenità di centinaia di studenti, per la comunità universitaria del territorio ibleo; il diritto alla studio passa anche da questi momenti, come la ristorazione, utile, non solo per gli studenti meno abbienti,ma anche per quei momenti ricreativi e di aggregazione sociale tra gli studenti stessi .

Ora rimane un’altro tassello da aggiungere all’offerta ristorativa per quanto riguarda gli studenti di giurisprudenza che chiedono un ristorante logisticamente più vicino; il CUI rimane fiducioso per la risoluzione di questa ulteriore problematica, fondamentale per i numerosi studenti di giurisprudenza



Ragusa 12-11-2009 Circolo Universitario Ibleo

DOMANI 20 OTTOBRE : MANIFESTAZIONE A CATANIA PER DIFENDERE IL DIRITTO ALLO STUDIO

Le Associazioni studentesche dell’Università Catanese CUI , Unipro, Whi not?, Nike, Atlantide denunciano lo stato di totale confusione e abbandono in cui versano le residenze universitarie dell’ateneo catanese.A Catania, presso la mensa mensa “Centro”, dove, a causa delle infiltrazioni d’acqua, si rischia il crollo dell'edificio sono necessari interventi straordinari che inizieranno dalla prossima settimana. Questa struttura dovrebbe offrire, poiché la più grande, almeno 600 pasti giornalieri agli studenti ma oggi, a causa di profondi problemi strutturali, è quasi completamente chiusa. Solo una parte è stata riaperta per dare comunque un servizio agli studenti, anche se in modo parziale e come situazione tampone. Pertanto gli studenti dovrebbero trasferirsi nella residenza “Costa” un edificio costruito durante gli anni 70, così come molti altri palazzi della zona, quando le leggi antisismiche non erano ancora in vigore o in ogni caso non erano considerate vincolanti dai costruttori. Come dire; trasferire il malato al cimitero!
La capacità di attrarre studenti viene si dalla didattica ma anche e soprattutto da quello che l’università offre in termini di diritto allo studio. L’Ersu in quanto ente regionale è sempre più compromessa da logiche politiche che arrestano il processo di sviluppo naturale.
IL CUI ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE PONENDO SOPRATTUTTO L'ATTENZIONE SULLA QUESTIONE DELLA MANCATA RIATTIVAZIONE DELLE CONVENZIONI CON I RISTORANTI DELLE SEDI DECENTRATE IBLEE, CHE VEDE MODICA PRIVARSI DI TUTTI E DUE I SERVIVI-RISTORANTI PRESENTI L'ANNO PRECEDENTE E RAGUSA NON CONFERMARE TUTTE LE CONVENZIONI DELL'ANNO PRECEDENTE.
UNO "SCIPPO" CHE RITENIAMO INGIUSTIFICATO E IRRAZIONALE, CHE LEDE LA SERENITA'DEL FUTURO DEGLI STUDENTI IBLEI.

PERTANTO INVITIAMO TUTTI GLI STUDENTI DELL'UNIVERSITA' DI CATANIA E DEI DECENTRAMENTI AD ADERIRE A QUESTA IMPORATANTE MANIFESTAZIONE ( ORE 10 DAVANTI LA SEDE DELL'ERSU IN VIA ETNAE IN ALTO) IDEATA E STRUTTURATA PER DIFENDERE CON FORZA IL DIRITTO ALLO STUDIO


CIRCOLO UNIVERSITARIO IBLEO

IL CUI CHIEDE LA RIATTIVAZIONE DELLE CONVENZIONI CON I DUE RISTORANTI DELLA SEDE UNIVERSITARIA DECENTRATA DI MODICA

A TUTTI
GLI ORGANI DI STAMPA


Al Direttore dell.E.R.S.U. dell’Università di Catania
Dott.Rapisarda



Al Presidente del Consorzio Universitario di Ragusa
Dott.Giovanni Mauro

Al Sindaco di Modica
dott. Buscema



COMUNICATO STAMPA

OGGETTO: IL CUI CHIEDE LA RIATTIVAZIONE DELLE CONVENZIONI CON I DUE RISTORANTI DELLA SEDE UNIVERSITARIA DECENTRATA DI MODICA

Mentre gli studenti universitari sostengono gli esami, a poche settimane dall’inizio delle lezioni, si nota una mancanza grave che lede un diritto fondamentale degli universitari della sede decentrata di Modica:quest’anno non è stata rinnovata la convenzione con i due ristoranti modicani de “Il Muretto” e della “Pizza Smile”.
A Modica ancora esistono centinaia di studenti che si vedono privati di un diritto importante ed è per questo che il Circolo Universitario Ibleo chiede la riattivazione immediata delle due convenzioni, convinti che sia l’ERSU di Catania che il Consorzio Universitario di Ragusa interverranno per ripristinare le necessarie condizioni economiche degli anni precedenti e restituire agli studenti la serenità perduta.
Fiduciosi che tale richiesta che proviene dagli stessi universaitari, di cui il Circolo Universitario si fa carico, sia ascoltata dalle Istituzioni preposte, vigileremo con attenzione sull’operato delle stesse per l’ottenimento dell’obiettivo.

Ragusa 07-10-09 Circolo Universitario Ibleo

SABATO 3 OTTOBRE A ROMA

Sabato 3 ottobre, in occasione della manifestazione per la libertà di informazione, ci sarà pure la manifestazione per i precari della scuola. A tal proposito, nello specifico, per quanto riguarda la scuola e il mondo del sapere il CUI intende pateciparvi e contribuire all'organizzazione della stessa per continuare la battaglia a difesa dei precari, per una visione di scuola diversa, per una effettiva e netta controtendenza in merito alle scelte sulla politica della scuola.
Noi del CUI crediamo che sia utile andare in tanti a Roma per lanciare un messaggio chiaro dalla provincia di Ragusa.Anche i docenti della scuola iblea sono stati colpiti, così come, in particolar modo, i docenti del sud, e crediamo sia necessario dare un segnale forte di partecipazione.
Si parte venerdì 2 ottobre da Ragusa in via Zama alle ore 20 e si ritorna domenica in mattinata.
Affrettatevi a prenotare i posti dell'autobus!
PER INFO E PRENOTAZIONE: manda una mail a mario-dasta@hotmail.it

Circolo
Universitario
Ibleo

LETTERA SCRITTA DA DUE PRECARI

L’autobus, il treno, le valigie, la partenza, i saluti, la lontananza, le domeniche trascorse a studiare, gli esami, le lezioni, le giornate impiegate all’università tra pranzi al volo e studio in biblioteca. Sembra il soggetto della sceneggiatura di un film, invece è la vita di tanti giovani, ragazzi che spesso hanno lasciato la Sicilia per andare a studiare fuori, con la fermezza poi di voler tornare a lavorare nella propria terra. Anni trascorsi con la ferma volontà di, una volta terminati in fretta gli studi senza tanti svaghi e divertimenti dato che studiare fuori è una spesa non indifferente per le famiglie, tornare in Sicilia nel proprio paese, perché in realtà si ama troppo la terra in cui si è cresciuti, per non lasciare la propria famiglia, perché in fondo al cuore si nutre la speranza che ogni posto, anche quello più decentrato, può offrire delle possibilità, basta essere volenterosi e propositivi. Si crede che la laurea rappresenti il traguardo tanto ambito, ma appena si raggiunge la meta tanto agognata capiamo che in realtà siamo solo all’inizio di una lunga e impervia salita! Infatti, per chi ha scelto la professione di insegnante, inizia il calvario dell’abilitazione. Altri due anni di studio, esami che non sono altro che la ri-proposizione di materie già affrontate all’università e poi, il tirocinio nelle scuole. Una volta “abilitati” all’insegnamento, si inizia finalmente a lavorare. Si comincia con le supplenze brevi, poi con gli incarichi annuali. Pur lavorando, sebbene siano stati ultimati gli studi relativi al conseguimento della laurea e dell’abilitazione, comincia l’iter dei corsi on-line, corsi più o meno validi, più o meno costosi che offrono spesso poca preparazione, ma un certo punteggio che serve per scavalcare gli altri. Perché le graduatorie in cui gli insegnanti sono inseriti non istituiscono altro che una competizione tra colleghi, ognuno deve cercare di non farsi superare ma deve cercare di superare l’altro. Quando si insegna e ci si trova davanti agli alunni, si comprende come le aule ovattate delle università sono molto distanti dalla realtà delle scuole. Le lezioni di pedagogia dell’università sono molto disgiunte dalla realtà di disagio che provano gli adolescenti di oggi. Noi docenti, infatti, oltre a spiegare le cause della Seconda guerra mondiale, siamo chiamati ad affrontare con determinazione e coraggio quell’universo variegato di astrusità che attanaglia i giovani di oggi, feriti dentro in modo irreversibile e, in certi casi, talmente confusi e deboli da trovare la pace solo nell’estremo gesto… Tuttavia, è questa la nostra missione: se si diventa per gli alunni un punto di riferimento, una persona aperta e dialogante che non alza il muro dietro l’aura della cultura posseduta, come molti nostri insegnanti invece hanno fatto in precedenza con noi, si può pensare di aiutarli e diventare così quell’appiglio sicuro che purtroppo non riescono a trovare né in famiglia né con gli amici. Ma proprio quando cominci ad amare la professione appena intrapresa, tutto finisce, la scuola viene riformata, viene avviato un piano di “razionalizzazione” e si rimane a casa senza un lavoro, con quella poca esperienza accumulata e tanta voglia di continuare perché si pensa, forse sbagliando, di aver tanto da dare ai ragazzi. L’amarezza si amplifica se ad essere colpiti maggiormente siamo noi, giovani del sud, quel sud da cui spesso i giovani fuggono per andare a trovare lavoro altrove. Ma l’amarezza nasce anche da un’altra considerazione: l’aver lavorato duramente tutta la vita per conseguire una laurea con il massimo dei voti, 4 abilitazioni, 3 Master universitari, patente europea del computer, 2 qualifiche professionali, che conducono alla fine al risultato obsoleto e improprio dell’indennità di disoccupazione e di vacui contratti di disponibilità? Allora l’impegno non paga? Allora bisogna rassegnarsi all’idea che, non il merito, ma solo le scorciatoie facilitano il reperimento di un lavoro? La realtà è che non sappiamo cosa ci riserva il futuro, ancora una volta probabilmente dovremo rinunciare alla strada intrapresa, dovremo chiedere nuovamente aiuto alle nostre famiglie che forse non avranno mai la gioia e il sollievo di vederci finalmente diventare indipendenti e persone appagate. Sicuramente non moriremo di fame, ma moriranno certamente la dignità e la passione per le lettere e lo studio che, come un filo rosso, ha attraversato tutta la nostra vita. Tenendo conto del futuro incerto che si prospetta davanti a noi, siamo costretti a re-inventarci, cosa che alla nostra età appare difficile e ci getta nello sconforto, mentre per chi viene licenziato a 40 o peggio 50 anni è praticamente impossibile, specie in un luogo come la Sicilia dove già le opportunità di lavoro sono pochissime. Vorremo far capire a tutti che la nostra non è solo una battaglia per un semplice posto di lavoro, ma è una battaglia per difendere quel senso di civiltà che si sta disperdendo, perché un Paese che decide di risparmiare sulla formazione e sulla cultura, che mette a rischio la vita di migliaia di alunni, insegnanti e personale Ata, permettendo che si formino classi di 35/38 studenti, che licenzia in massa migliaia di professionisti che per la maggior parte lavorano con passione e vero interesse, non è un paese che possa definirsi civile. Il nostro è un Paese che non investe nel futuro! Alle lezioni di pedagogia e psicologia della Sissis ci hanno detto che una delle qualità che un buon insegnante deve possedere è il senso di responsabilità. Ci chiediamo se chi ci governa ha agito secondo responsabilità? Qualcuno ha pensato che dietro tutti quei numeri ci sono vite di giovani, ora demoralizzati, demotivati e privi di speranza, ma anche tanti genitori che hanno bisogno dello stipendio per sostenere il futuro dei propri figli? “Dite una bella verità con poche parole” ci ricorda il grande Gibran, ma ci chiediamo se a noi precari della scuola, giovani e non, che abbiamo perseguito la nostra verità con forza e coraggio, ci sia stato detto allora che il nostro destino alla fine di tutto sarebbe stato determinato non più dalle nostre capacità, ma dalle norme di una riforma inconsistente che ha deciso il nostro futuro per noi.

PER LA DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA

IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA ITALIANA

Cari genitori e cari studenti,
Probabilmente non ritroverete, in moltissimi casi, gli insegnanti dell'anno scorso. Anche l’offerta di formazione sarà più ridotta e meno qualificata per i tagli alla scuola pubblica effettuati da questo governo:
1) Non troverete nuove sezioni primavera per l'accoglienza dei bambini inferiori ai 3 anni, che dovranno essere inseriti in sovraffollate sezioni di scuola dell'infanzia nelle quali potranno ritrovarsi con compagni (nelle sezioni miste) fino a sei anni d'età.
2) Nella scuola primaria l'insegnante prevalente dovrà improvvisarsi tuttologo, cioè competente in tutte le discipline, talvolta inglese compreso, con l'abbandono del modulo che aveva reso la scuola elementare italiana una delle più qualificate del mondo.
3) Nella scuola media di primo grado sono state ridotte le ore di italiano e informatica, soppresse tutte le attività opzionali e facoltative, e ridotto l'orario da 33 a 30 ore settimanali.
4) Nella scuola media superiore si prevede una drastica riduzione del tempo scuola, da 40 a 30 ore settimanali, in quella che viene contrabbandata come una riforma che andrà in vigore dal 2010.
5) In barba al rispetto delle norme sulla sicurezza, le classi risultano sovraffollate oltre gli stessi parametri previsti dalla legge.
6) Molti bambini e ragazzi in difficoltà di apprendimento non potranno essere seguiti individualmente con ricadute negative sull’andamento didattico delle intere classi.
Questi sono i fatti definiti dalla Gelmini “ mere questioni politiche”
Vi chiediamo: del propagandato aumento del tempo pieno della Gelmini, ve ne siete accorti?
A questi tagli finanziari, professionali e umani alla scuola pubblica non corrispondono altrettante riduzioni alla scuola privata che ha mantenuto, se non aumentato, le risorse finanziarie attribuite dallo stato. E mentre quest'anno vengono espulse dalla scuola 25.000 persone tra docenti e personale amministrativo, di cui 7.000 solo in Sicilia, la Gelmini e' già andata oltre e parla e propone un sistema di reclutamento del personale fondato sulla chiamata “diretta” dei dirigenti scolastici.
Tutti i docenti espulsi oltre alla laurea hanno più abilitazioni all'insegnamento e talvolta decenni di esperienza. Questo patrimonio professionale e umano, arrivato alla scuola pubblica grazie a graduatorie rigidissime, punteggi e dura gavetta sara' annientato.
Finora la scuola si era salvata dalle raccomandazioni e dal degrado clientelare nelle assunzioni.
A fronte di emergenze sociali quali le dipendenze da alcool e stupefacenti sempre più precoci, bullismo, anoressia e bulimia, demotivazione all’apprendimento…… si riduce drasticamente qualità e quantità della scuola pubblica.
VI INVITIAMO A VIGILARE PRETENDENDO L’INFORMAZIONE SUL RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA NELLE CLASSI E NELLA SCUOLA DEI VOSTRI FIGLI.
COORDINAMENTO PER LA DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA

lunedì 14 settembre A PALERMO PER STARE VICINO AI PRECARI DELLA SCUOLA

LUNEDI' 14 SETTEMBRE, i sindacati stanno organizzando un autobus per andare a protestare a palermo e fare le proprie richieste in merito a quello che può fare la regione siciliana nelle sue competenze per provare ad arginare questa "riforma Gelmini".
Credo sia opportuno che il CUI si attrezzi per dare sostegno, soprattutto per la mobilitazione (logistica e numerica) per la riuscita della manifestazione di giorno 14 che assume un significato importante.
I precari della scuola hanno necessità del nostro sostegno e noi faremo di tutto per stare vicino a chi in questo momento nn arriva nn solo a fine mese ma ancor di più alle famiglie monoreddito che vivono un dramma esistanziale.
Un appello agli studenti sia universtari che della scuola secondaria, ma anche ai genitori dei studenti della scuola primaria, dato che la riforma smantella completamente il mondo del sapere in toto, ci pare assolutamente doveroso farlo: partecipare a questa manifestazione significherebbe sostenere nn solo i precari
ma soprattutto il mondo della scuola attaccato irrazionalmente da questo governo.

quindi per l'adesione e info contattateci
tramite facebook o tramite mail mario-dasta@hotmail.it oppure circolouniversitarioibleo@hotmail.it

Presid. CUI Mario D'Asta

OGGETTO: IL CIRCOLO UNIVERSITARIO IBLEO PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE E SI SCHIERA DALLA PARTE DEI PRECARI

A TUTTI GLI ORGANI

DI STAMPA



COMUNICATO STAMPA


AVEVA PROMESSO CHE NON SAREBBE STATO LICENZIATO NESSUNO….ORA DA’ IL SUO CONTRIBUTO ALL’AUMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE: TAGLI SPACCIATI PER RIFORMA… L’ORDINE REGNA, SONO AUMENTATI I BOCCIATI E LA SCUOLA ITALIANA FA ACQUA.. -

Stamattina il CUI ha partecipato con convinzione e determinazione alla manifestazione indetta dai precari che sono stati scippati di un diritto costituzionalmente riconosciuto: il diritto al lavoro. In un momento di crisi, come quello che sta attraversando il nostro Paese, a maggior ragione, crediamo che sia totalmente sbagliato smantellare il mondo del sapere.
Dopo la battaglia per l'università iblea, ancora una volta la nostra provincia, cosi' come tutto il resto del Paese, si trova a dover fronteggiare un dramma che colpicse centinaia di docenti, centinaia di famiglie e migliaia di studenti che si trovano colpiti da una "controriforma vera e propria" che taglia in maniera scellerata ed irrazionale quello che è il futuro di un paese civile
“Il bilancio definitivo degli interventi della Gelmini sul personale della scuola parla di 17.000 precari licenziati e di 8.000 soprannumerari, ovvero docenti di ruolo rimasti senza cattedra. Sugli Ata un taglio di 15.000 posti che farà saltare altrettanti supplenti.
Solo al Sud saranno cancellati 7.000 posti di lavoro, l’equivalente di circa 4 stabilimenti Fiat di Termini Imerese, di cui giustamente tanto ci si preoccupa.
Parecchi supplenti che dal prossimo settembre rimarranno a casa senza lavoro e stipendio non sono certo docenti agli inizi della professione.

Sta passando sotto silenzio uno dei fatti più gravi della storia repubblicana di cui il fenomeno dei licenziamenti è un brutale effetto derivato, la dismissione della scuola pubblica statale, un grave attacco alla scuola nazionale, per reintrodurre localismi, egoismi, anacronistiche divisioni tra Nord e Sud.

Una stima che, appare del tutto inadeguata rispetto a quelli che sono i bisogni, in termini di organico per personale docente e Ata, della scuola in provincia di Caltanissetta.

Ma tale copertura dei posti rispetto all’organico vacante è irrisoria e del tutto inadeguata,si tratta di un granello di sabbia nel deserto, di un provvedimento che non risponde in alcun modo a quelle che sono le reali esigenze di stabilità d’organico delle scuole e nemmeno a quelle dei precari storici che da anni attendono l’immissione in ruolo.

Tra l’altro considerato l’esubero diffuso, le nomine in ruolo potranno avvenire soltanto per pochissime tipologie di classi di concorso/posti.

Il CUI si schiera con chiarezza contro i progetti di dismissione, privatizzazione e aziendalizzazione voluti dalla Ministra Gelmini e dalla maggioranza che sostiene questo governo.
Contestiamo chi va in Tv e garantisce lo scorso autunno che “nessun insegnante perderà il posto di lavoro, sono notizie infondate, messe in giro ad arte” ( Gelmini e Berlusconi).

L’assessore alla pubblica istruzione, Leanza ha comunicato l’intenzione di intraprendere iniziative contro lo smantellamento del sistema pubblico di istruzione deciso dal ministro Gelmini”. “E’ un’intenzione di cui prendiamo atto- sottolinea il Circolo Universitario Ibleo- anche se riteniamo che il governo regionale potrebbe dare segnali concreti cominciando con le iniziative di sua competenza che gli sono state sollecitate in questi giorni dai sindacati .
Occorre chiedere al Governo Nazionale Berlusconi-continua il CUI- il ritiro dei tagli in tutti i settori della conoscenza, la revoca dei tagli indiscriminati, devastanti per la Sicilia e per la nostra provincia iblea in particolare e inoltre, le immissioni in ruolo nei posti vacanti, la proroga dei contratti per i precari, il ripristino delle supplenze sugli spezzoni fino a 6 ore, il sostegno al reddito per i precari senza contratto.

Al Governo Regionale Lombardo, come già per la Puglia e la Campania ed ancora il 31 luglio, per la Sardegna , uno stanziamento delle risorse proprie e provenienti da fondi comunitari per compensare i servizi tagliati e l'estensione degli ammortizzatori sociali in deroga ai docenti che non avranno rinnovato l'incarico e ancora, investimenti regionali su piani contro la dispersione e l’evasione scolastica, per l’integrazione e per sostenere la qualita’ dell’istruzione.

Il CUI chiede al nuovo prefetto di farsi interprete e carico presso il Ministero della pubblica istruzione e il Governo regionale della necessità di aprire una trattativa che consenta, attraverso soluzioni condivise, la revoca dei tagli, devastanti per la Sicilia e per la provincia di Ragusa in modo particolare”.





RAGUSA 05-09-09





CIRCOLO UNIVERSITARIO IBLEO

Tutte le novità di giurisprudenza

Il nuovo piano di Studi approvato dal Consiglio di Facoltà su propposta della commissione didattica ha come obiettivo quello di funzionalizzare al meglio il percorso universitario degli studenti di giurisprudenza, correggendo talune pecche caratteristiche del vecchio piano di studio.

Si noti bene che si tratta di una modifica regolamentare e non della creazione di un nuovo ordinamento di studi come fu ai tempi del passaggio da SG alla LM.

Il nuovo piano prevede lo sdoppiamento di penale e privato, un abbassamento della soglia di passaggio dal primo al secondo da 40 a 32 crediti con il conseguente spostamente della storia al secondo anno, dell’inglese al terzo e dell’informatica al quinto. Chi avesse sostenutop queste materie le troverà ovviamente registrate nel proprio portale studenti senza alcuna modificazione.

Le novità però per cui noi studenti ci siamo battuti sono state l’introduzione di un terzo appello nella sessione invernale ordinaria, cosi come del resto avviene in altre facoltà come Economia o Ingegneria che si terrà entro il 15 marzo.

Seconda novità, volta ad agevolare gli studenti, è il sistema di anticipo crediti, il quale permetterà ai soggetti ripetenti una volta date le materie mancanti per passare l’anno, con rispetto delle propedeucità, di richiedere la possibilita di sostenere una o piu materie, con un limite massimo di 30 crediti dell’anno successivo.

Inoltre gli studenti che soteranno le classiche prove in itinere(ES: Commerciale, Penale, Prco Civile ecc) a differenza del passato avranno verbalizzato il passaggio della prova in itinere e i crediti della prova in itinere saranno conteggiati ai fini del passaggio dell’anno.

Siamo a vostra disposizione per ogni chiaramento.

Marco Cuttone(Associazione Nìke) Salvatore Gambuzza(Associazione CUI), in rappresetanza degli studenti di Giurisprudenza sedi di CT e RG.

Avviso per gli studenti - ERSU

RispondiL’E.R.S.U. di Catania comunica che il bando unico di concorso per l’attribuzione dei servizi e degli interventi per il Diritto allo Studio relativi all’anno accademico 2009/2010 è pubblicato presso la sede dell’Ente di via Etnea n. 570 Catania ed è qui consultabile:

http://www.ersu.unict.it/web_bando0910/menu.html

La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere compilata ed inviata in modalità on-line entro il termine unico e perentorio del 31 agosto 2009.

Avviso per gli studenti - ISCRIZIONE!!

Il termine ultimo per la presentazione dei moduli per le immatricolazioni ai cors iper cui non sono previste prove di ammissione o selezione è il 12 ottobre 2009. Lo studente che entro tale data non avrà avuto modo di effettuare il pagamento della prima rata di tasse, potrà farlo dal 13 al 30 ottobre 2009, secondo le indicazioni e con le modalità sotto siegate.


Tassa: prima rata: scadenza 12 ottobre 2009 (€289,62)

La tassa d’iscrizione è stabilita nell’importo fisso di € 190,00 (comprensiva di € 1,00 da destinare agli impianti del CUS) sia per le immatricolazioni che per le iscrizioni, (fatte salve particolari condizioni di esonero così come previsto dall’art.8 del D.P.C.M. 9 aprile 2001), integrata dalla tassa regionale per il diritto allo studio dell’importo di € 85,00
(Legge Finanziaria n° 2 del 9 febbraio 2007, art. 55, comma 15) e dall’assolvimento virtuale dell’imposta di bollo dell’importo di € 14,62.

La tassa d’iscrizione deve essere pagata:

• dagli immatricolati: presso un qualsiasi sportello della Banca Monte dei Paschi di Siena utilizzando il modulo ottenuto in fase di registrazione della domanda; o direttamente presso l’Ufficio Immatricolazioni, utilizzando i terminali P.O.S. (solo circuito Bancomat); o, in alternativa, tramite il “Portale Studenti > Pagamenti on Line” sul sito Internet www.unict.it (per accedere occorre identificarsi digitando Codice Fiscale e Codice Pin), attraverso una qualsiasi carta di credito abilitata ai circuiti interbancari Mastercard e Visa.

• dagli iscritti ad anni successivi al primo: presso un qualsiasi sportello del circuito bancario nazionale, in quanto il bollettino M.Av scaricato dalla pagina personale è. già compilato e riconosciuto dal Sistema Interbancario Nazionale; o presso l’Ufficio Immatricolazioni, utilizzando i terminali P.O.S. (solo circuito Bancomat); o, in alternativa, tramite il “Portale Studenti > Pagamenti on Line” sul sito Internet www.unict.it (per accedere occorre identificarsi digitando Codice Fiscale e Codice Pin), attraverso una qualsiasi carta di credito abilitata ai circuiti interbancari
Mastercard e Visa.

Nel caso in cui la prima rata venisse pagata dopo la scadenza del 12 ottobre 2009, e comunque non oltre il 30 ottobre 2009, dovrà essere corrisposta una mora fissa di € 50,00 che verrà automaticamente addebitata nel bollettino per il pagamento della seconda rata.

CIRCOLO
UNIVERSITARIO
IBLEO

COMUNICATO STAMPA USCITO NEL GIORNALE DI SICILIA, LA SICILIA E GAZZETTA DEL SUD

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http://giornale.lasicilia.it/giornale/0708/RG0708/PRG/PRG1/navipdf.html

http://www.provincia.ragusa.it/rassegnastampa/rassegna%20stampa%2007%20agosto%202009.pdf ( RASSEGNA STAMPA DELLA PROVINCIA A PAG 28-29-30...CIRCA A METà)

http://www.radiortm.it/Notizia.asp?Id=26517

Il CUI vi invita alla rassegna musicale di canti e danze in costume di gruppi studenteschi di Serbia, Bulgaria, Grecia, Ucraina, Sicilia

In occasione dell'Anno Europeo dell'integrazione e intercultura,gli studenti sono invitati a partecipare alla manifestazione organizzata dal Consorzio Universitario della Provincia di Ragusa sul tema

"LA SFIDA DELLA FORMAZIONE, DELLA RICERCA E DELLO SVILUPPO NEL RILANCIO DELL'UNIVERSITA' IBLEA"

che si svolgerà alle ore 20.30, venerdì 7 agosto c.a., in Piazza Duomo, a Ragusa Ibla, e che vedrà lo svolgimento della rassegna musicale di danza e canti in costume dei gruppi studenteschi universitari siciliani e internazionali.
Dopo la manifestazione, seguirà un cocktail.

Il Presidente
del Consiglio di Amministrazione
Sen. Giovanni Mauro



N.B=Al CUI RIMANGONO POCO PIU' DI 30 BIGLIETTI GRATUITI CHE VERRANNO CONCESSI IN BASE ALL'ORDINE DI PRENOTAZIONE QUINDI AFFRETTATEVI!
TEL.MI AL 3208350566

IL CUI INCONTRA IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO UNIVERSITARIO IBLEO

A TUTTI GLI ORGANI
DI STAMPA

COMUNICATO STAMPA
OGGETTO: IL CUI(Circolo Universitario Ibleo) INCONTRA IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO UNIVERSITARIO IBLEO

Anche in estate la politica universitario del CUI non si ferma perchè delicato è il momento che sta attraversando il Consorzio Universitario Ibleo, date le ultime dichiarazioni del Preside di Facoltà di Giurisprudenza e il continuo atteggiamento complessivo d’ostruzionismo che l’Università di Catania continua ad assumere nei confronti del Consorzio Universitario Ibleo.
Durante l’incontro col Presidente Mauro,tante sono state le questioni affrontate, dalla didattica ai servizi, alla delicata questione dell’approvazione della Statuto e, il CUI, con rinnovato spirito di servizio, in forte sinergia con le istituzioni universitarie iblee, intende affrontare e dirimere non solo le problematiche degli universitari, ma anche contribuire al rilancio dell’immagine dell’università stessa, immagine che negli ultimi mesi è stata danneggiata a causa dell’Università catanese, ma che grazie al lavoro svolto da questo Consorzio e da questo Presidente, ritrova nuova linfa vitale in prospettiva di una nuova stagione dell’università iblea.
Consapevoli che non possiamo rimanere ancorati all’università di Catania il CUI, preso atto ancora dei continui problemi che l’università di Catania pone, prende atto della propositività e della lungimiranza delle nuove idee e dei nuovi corsi di laurea che stanno nascendo, crede che bisogna continuare ad attuare in forte continuità con questo nuovo spirito la nuova inversione di tendenza che potrebbe portare a nuovi percorsi e nuovi scenari in futuro.
Il CUI continuerà sempre e comunque a difendere le esigenze degli universitari con determinazione, con quella stessa determinazione che lo ha visto lottare, insieme al comitato prodecentramento per difendere la causa iblea nel mese di giugno, portando a casa un risultato straordinario che crediamo sarà mantenuto pagando entro settembre l’ultima rata e creando ora le condizioni di stabilità e di rilancio dell’università stessa.
Abbiamo intenzione di costruire un “Grande Patto” col Consorzio con delle idee e dei punti programmatici che redigeremo a breve e che consegneremo al Consorzio medesimo.
Nel frattempo, una questione fondamentale per tutti gli studenti, che il CUI ritiene essenziale per il bene e per la democrazia della nostra realtà universitaria, è la richiesta, all’interno del c.d.a. del Consorzio, di un rappresentanza seria degli studenti universitari con elezioni regolarmente indette e quindi la presenza di un regolamento previsto all’interno dello statuto: se è vero che l’università nasce per gli universitari e gli studenti ne costituiscono un pilastro fondamentale, chiedere una rappresentanza universitaria seria , data la discussione intrapresa per la modifica dello statuto,diventa oltre che legittimo, democraticamente rappresentativo di centinaia e centinaia di studenti; crediamo che 4.000 studenti meritino una rappresentanza essenziale per lo sviluppo della politica universitaria, perché i problemi degli studenti sono conosciuti dagli studenti stessi e devono entrare all’interno della sede idonea che è il c.d.a. del Consorzio.
Chiediamo, oltre che a tutti i movimenti giovanili, a tutti i partiti di prendere posizione in tal senso; chiediamo all’Assemblea dei Soci e al c.d.a. del Consorzio di prendere seriamente in considerazione questa importante necessità degli studenti.

Ragusa 04/08/2009


Circolo Universitario Ibleo

AVVISO IMPORTANTE:BANDO DI CONCORSO DIRITTO ALLO STUDIO

l' Associazione Circolo Universitario Ibleo avvisa tutti gli universitari che è stato pubblicato il bando unico di concorso per l’attribuzione dei servizi e degli interventi per il Diritto allo Studio relativi all’anno accademico 2009/2010.
La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere compilata ed inviata in modalità on-line entro il termine unico e perentorio del 31 agosto 2009.
...le borse di studio e gli altri pagamenti 2008/2009 sono in banca!

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http://www.ersu.unict.it/web_bando0910/menu.html

http://www.ersu.unict.it/avvisopag17.html

L'ESPRESSO: LAUREATI PESSIMISTI D'EUROPA. IL FUTURO? "SARA' SENZA CARRIERA"

Nove universitari italiani su dieci preoccupati per le prospettive professionali. Quasi il doppio della media continentale. Come noi solo spagnoli e irlandesi. Olandesi e norvegesi tra i più ottimisti. I risultati dell’indagine del Trendence Institute su 196 mila studenti in 750 università europee. MOBILITA’: disponibilità a muoversi. STIPENDI: la paga attesa

di FEDERICO PACE

Nubi sempre più cupe sui cieli delle prospettive dei giovani italiani. Sempre più convinti che l’università non sia in grado di offrire le competenze necessarie per il mercato del lavoro, i ragazzi escono dalle facoltà italiane senza quasi più nutrire speranze per il futuro. Tanto che nove su dieci guardano con apprensione al proprio destino occupazionale. Molti di più di quanti non siano i loro coetanei, neppure loro troppo sereni, tedeschi, francesi o inglesi. E con l’ulteriore convinzione che con lo stipendio che i primi datori di lavoro offriranno loro sarà difficile pagare quel che c’è da pagare. I risultati, di certo poco confortanti, sono quelli resi noti dall’indagine del Trendence Institute di Berlino che ha ascoltato le opinioni di 196 mila studenti di 750 università in 22 nazioni europee.

Aspettative disattese. Gli universitari italiani sognano un impiego stabile in Banca d’Italia, Intesa SanPaolo e all’Unicredit Group. Mandano candidature alla Ferrero, L’Oréal o alla Procter & Gamble. Ma non si fanno illusioni. Sanno che dovranno aspettare. L’88 per cento degli studenti confessa di covare preoccupazioni per la carriera che li aspetta. Solo il 9,2 per cento guarda con tranquillità a quello che li aspetta. In tutta Europa non abbiamo pari. O quasi. Solo in Spagna ci sono meno giovani a cui è stato concesso di conservare sprazzi di fiducia (il 7,2 per cento). A cospetto di una media europea di ottimisti pari al 32,6 per cento, si distinguono soprattutto i norvegesi (61,9 per cento) e gli olandesi (61,2 per cento). Ma al di là dei paesi del Nord Europa, quasi sempre con migliori indicatori dei nostri, è vero che anche in Germania (46,6 per cento), Francia (37,3 per cento) e Regno Unito (19,5 per cento) le aspettative dei giovani sono migliori di quelle dei coetanei italiani.

Le riforme incompiute. Le tante riformulazioni del sistema universitario italiano, spesso neppure portate a termine, non trovano il gradimento dei giovani se è vero che il 39,4 per cento di loro pensa che i corsi delle facoltà frequentate non sono stati in grado di fornirgli gli skill richiesti dal mercato del lavoro. In Europa la media dei giovani che la pensa così è del 27,2 per cento e in alcuni paesi le convinzioni dei ragazzi sono quasi rovesciate rispetto alla situazione italiana. In Francia il 71 per cento dei giovani ritiene che le lezioni abbiano offerto loro gli strumenti necessari per il lavoro. In Olanda sono il 74,1 per cento e in Norvegia l’83,4 per cento. Gli spagnoli invece la pensano più o meno come noi.

Non troppo lontano. Nonostante le preoccupazioni però, nonostante molti abbiano deciso di andare via dall’Italia per trovare un degno sbocco professionale, la percentuale degli italiani che non sono disposti a muoversi è ancora più elevata rispetto a quella delle media europea. Uno su cinque si è detto non disponibile a trasferirsi. Anche nel caso in cui ricevesse un’offerta di lavoro interessante. In Europa il dato è fermo al 12,2 per cento. In alcuni casi è persino più basso: in Germania (8,6 per cento), Francia (5,3 per cento), Spagna (7,2 per cento) e Regno Unito (6,8 per cento). D’altro canto però, è vero pure che più di quattro italiani su dieci sono pronti a muoversi in ogni parte del mondo e il 22 per cento di dice pronto ad andare in qualsiasi nazione europea (vedi tabella).

Tempi più lunghi. Ma quanto ci vorrà per trovare il primo impiego? Quanto si dovrà aspettare per avere accesso alla prima occasione di lavoro? In Europa gli universitari programmano un’attesa media di poco superiore ai quattro mesi. In Italia invece, almeno se si dà retta alla percezione dei giovani, ce ne vogliono quasi sei. Più che in ogni altra nazione. In Norvegia bastano 2,9 mesi, in Francia e in Olanda (3,3) quasi la metà dell’Italia. Poco di più, ma sempre meno che da noi, ce ne vuole in Spagna (4,3 mesi) e Regno Unito (5,3 mesi).

Stipendi minimi. Se il lavoro arriverà, a tempo determinato probabilmente, la busta paga non sarà un granché. I laureati italiani si aspettano di firmare un contratto di lavoro con una retribuzione lorda annua pari a 19.127 euro (vedi tabella). In termini netti saranno, ovviamente, molti di meno. Meno di quanto non fossero l’anno scorso. La media europea è di 23.967 euro annui. I valori più alti si registrano in Danimarca (49.151 euro), Germania (40.689 euro), Norvegia (43.524 euro) e Svizzera (49.921 euro).

Ersu: Il CUI aderisce al documento:Residenze universitarie, la situazione è allarmante!

Al Direttore dell’ERSU Nunzio Rapisarda
Al presidente dell’ERSU Giuseppe Maugeri
Al Consiglio d’Amministrazione dell’ERSU
e p.c.
Al Magnifico Rettore dell’Università di Catania
Prof.re Antonino Recca

Oggetto: Dopo il dramma che ha colpito l'Abruzzo, si torna a parlare di edilizia scolastica ed arrivano le segnalazioni dagli studenti sulle condizioni disastrose degli istituti in cui studiano e abitano. L’Ersu non garantisce il diritto allo studio.


Le Associazioni studentesche dell’Università di Catania, Unipro, Whi not?, Nike, Campsu e C.U.I denunciano lo stato di totale confusione e abbandono in cui versano le residenze universitarie dell’ateneo catanese. Alla mensa “Centro”, dove, a causa delle infiltrazioni d’acqua, si rischia il crollo dell'edificio sono necessari interventi straordinari che inizieranno dalla prossima settimana. Questa struttura dovrebbe offrire, poiché la più grande, almeno 600 pasti giornalieri agli studenti ma oggi, a causa di profondi problemi strutturali, è quasi completamente chiusa. Solo una parte è stata riaperta per dare comunque un servizio agli studenti, anche se in modo parziale e come situazione tampone. Pertanto gli studenti dovrebbero trasferirsi nella residenza “Costa” un edificio costruito durante gli anni 70, così come molti altri palazzi della zona, quando le leggi antisismiche non erano ancora in vigore o in ogni caso non erano considerate vincolanti dai costruttori. Come dire; trasferire il malato al cimitero! La condizione in cui versa la realtà degli studenti è oramai sensibilmente compromessa da politiche sbagliate. Registriamo una profonda involuzione nella gestione dei fondi che devono garantire il diritto allo studio. Da quasi dieci anni l’Ente ha intrapreso un cammino che potremmo definire “a passo di gambero”; si partiva, nel 1996, con più di mille posti letto e ad oggi siamo arrivati con appena 449 così come da bando di concorso. A fronte di una popolazione di quasi 70mila studenti, di cui almeno 25mila sono fuori sede, neanche il 2% si vede garantito il diritto allo studio. Oggi dovremmo parlare di altro e cioè dei passi in avanti e dei risultati raggiunti come la costruzione del Tavoliere; una questione che abbiamo sollevato tante volte ma a cui non è seguita mai una risposta, ne da parte dall’Ente, ne dal Comune di Catania. Dovremmo parlare della “grande mensa” al Polo Umanistico, nel centro storico della città, dove peraltro sembra che dal nuovo anno accademico si trasferirà anche il polo di scienze della formazione. Niente di tutto ciò!
Anche a livello di politica regionale non è stato fatto quasi niente per restituire dignità agli studenti e più ancora ad una Università che sempre più è meno ospitante. La capacità di attrarre studenti viene si dalla didattica ma anche e soprattutto da quello che l’università offre in termini di diritto allo studio. L’Ersu in quanto ente regionale è sempre più compromessa da logiche politiche che arrestano il processo di sviluppo naturale. Per questo motivo informiamo anche Lei, Magnifico Rettore. Lei si è fatto garante di noi studenti. Il suo programma elettorale parla chiaro.
Proprio per questo registriamo il fallimento, almeno in questo campo, del Governo regionale e del suo ente di riferimento e pertanto chiediamo alla nostra deputazione regionale nella persona dell’On. Dino Fiorenza di presentare un’interrogazione all’ARS sullo stato degli enti di diritto allo studio siciliano, con particolare attenzione a Catania e i seguenti punti: lo stato delle residenze universitarie, lo stato del rapporto proprietario/affittuario delle residenze, e più in generale di verificare l’attuazione dei controlli e l’applicazione delle norme antisismiche, cosa ne è stato del progetto Tavoliere bloccato dalla giunta comunale Scapagnini. La stessa azione politica sarà intrapresa a livello provinciale dal capogruppo del Pd Alfonso Cirrone Cipolla e a livello comunale.
In questi giorni emerge con evidente chiarezza quanto si renda urgente e necessaria una riconsiderazione degli investimenti programmati e da realizzare in termini di servizi abitativi, mettendo nel giusto ordine di priorità gli interventi da eseguire. Pertanto:
CHIEDIAMO
Che per il bando di concorso anno 2009/2010 venga garantito almeno al 10% degli studenti il diritto allo studio. La nostra proposta è quella di garantire, oltre ai 449 posti letto assegnati per bando e oltre la proposta dello stesso ente di coprire con rimborsi fino agli 800 posti, di portare tutto ciò alla soglia del suddetto 10% e cioè allo scorrimento della graduatoria fino a circa 2500 posti letto.
Che tale punto venga seriamente preso in considerazione e inserito all’odg del prossimo Consiglio d’amministrazione.
Che venga illustrata l’azione dell’Ersu relativa all’acquisto di proprietà in conformità con le leggi antisismiche da adibire a residenze universitarie e mense.
Che venga trovata una soluzione al negato servizio di ristorazione per gli studenti del Polo Umanistico. Venga riconsiderato il vecchio progetto dell’ex calzaturificio o si prendano in considerazioni altre soluzioni come l’attivazione di convenzioni con i commercianti del luogo.
Che il Magnifico Rettore dell’Università di Catania dia un forte segnale di vicinanza agli studenti e per questo intervenga nelle sedi opportune. Che durante il suo secondo mandato venga riportato al centro il dibattito sul diritto allo studio utile a riportare serenità alla nostra università.


Le Ass. Unipro, Whi not? Nike, Campus, C.U.I

LA BATTAGLIA è DEFINITIVAMENTE VINTA, MA ORA SUBITO UN INCONTRO COL CONSORZIO

Abbiamo lottato, abbiamo temuto il peggio ,ma alla fine l'abbiamo spuntata! il contributo degli studenti, di concerto con le istituzioni, è risultato essenziale per la vittoria definitiva, che sin dall'inizio, abbiamo deciso fosse giusto, nn avesse colori di partito o bandiere di certi colori.
E' un risultato importante per il nostro presente, ma fondamentale per il futuro di quelle migliaia di ragazzi e ragazze che potranno usufruire di un servizio che sin dall'inizio abbiamo ritenuto di qualità; lungi da noi difendere l'università sotto casa per sfornare esami e lauree di basso livello, tutt'altro!
Noi abbiamo creduto nella difesa dell'università in nome e per conto della qualità e del livello dell'offerta didattica e fomativa.
Ad avvalorare questo principio è stata la nostra scelta, forte ma necessaria, di mettere fine all'esperienza "medicina e chirurgia" che nn risultava virtuosa nè per il territorio ma soprattutto per quegli studenti che, avendo deciso di fare il medico, nn erano in condizioni di potersi formare da MEDICI, mancando quelle condizioni idonee per continuare un percorso serio e responsabile.
Il CUI, componente fondamentale di questa battaglia, avendo proposto e contribuito alla formazione del COMITATO PRODECENTRAMENTO è orgoglioso di avere dato quella spinta propulsiva, insieme a tutti gli altri soggetti, per arrestare le scelte scellerate del rettore che si sono dimostrate inutili e vane, alla luce della forza delle nostre argomentazioni.
Non possiamo che ringraziare tutti quegli studenti che hanno dato vita a uno dei più grandi fermenti culturali e di partecipazione che rimarranno nella storia del movimento studentesco degli ulti 10 anni, probabilmente di più....(non lo diciamo noi questo ma gli stessi studenti catanesi che mai avevano visto tutto questo movimento e una così grande partecipazione!).
Grazie e tutti quegli studenti che c'hanno creduto, che hanno fatto sacriifi, che magari nn hanno potuto dare la materia e che hanno dovuto saltare l'appello, ma tutti i sacrifici sono stati ripagati dagli sforzi di quei 2 giorni.
Si, infatti per ben 2 giorni, per ben 2 volte, 200 studenti hanno preso l'autobus e col caldo asfissiante fatto 2 ore di viaggio all'andata e 2 ore al ritorno. Ma la nostra più grossa soddisfazione è che la politica, intesa come l'interesse per la nostra polis, nel caso specifico per la nostra polis universitaria, nonchè collettività e comunità universitaria, è riuscita ad ottenere un grande risultato.
I movimenti giovanili, le associazioni, ma ancor di più quello spontaneo movimento civico e di partecipazione sentita, nato dal basso, hanno creduto, lottato e vinto, dimostrando altresì che la nostra comunità iblea è tutt'altro che "babba", unendo alla forte determinazione una grande civiltà nel menifestare il nostro dissenso. GRAZIE DI CUORE A TUTTI!
Maa nn ci dobbiamo fermare: dobbiamo continuare a tenere alta l'attenzione per i problemi strutturali e materiali degli studenti, ci sono dei gap che possono essere colmati se noi saremo bravi a porli, continuando col dialogo che c'ha visto protagonisti col consorzio.
Quindi sin da subito chiederemo un incontro al consorzio e alle istituzioni iblee, per affrontare tutti i nodi irrisolti degli studenti, convinti che anche questi saranno sciolti se la volontà sarà ancora una volta quella di costruire insieme una università migliore per il presente e per il futuro dei nostri studenti

PS=un ringraziamento va anche agli studenti di siracusa e caltanissetta
che con noi hanno condiviso il percorso, nel metodo e nel merito, che ha prodotto questo straordinario risultato
Presidente CUI
Mario D'Asta



spulciate bene ho preso l'articolo dalla rassegna stampa dell'università di catania

fai copia e incolla su questo link e cerca l'articolo sulla questione universitaria iblea
http://www.unict.it/Public/Uploads/article/15.07.0

Gli studenti hanno vinto!!!


Carissimi,

Dopo tante lotte finalmente giunge qualche buona notizia. L' incontro di ieri tra la Gelmini,il rettore ed i presidenti dei consorzi sembra abbia sortito effetti positivi.

Per quanto riguarda la nostra provincia, sembra ormai cosa fatta l'attivazione dei primi anni di giurisprudenza,agraria e lingue.
Non verrà attivato invece il primo anno di medicina e ciò per una serie di difficoltà oggettive (costi esorbitanti e mancanza di clinicizzazione in primis). In ogni caso ai colleghi iscritti a medicina sembra sarà consentito di terminare i loro studi qui a Ragusa.

Centrato l'obiettivo del tutoraggio per quanto riguarda le facoltà di Modica. I nostri colleghi di scienze politiche ed economia aziendale potranno seguire le lezioni a Modica ed evitare di doversi recare a Catania per gli esami: è un obiettivo importante e con questa situazione debitoria del comune non era davvero possibile chiedere di più.Per quanto concerne la facoltà di scienze politiche, pare che il Consorzio stia cercando di attivare un corso di laurea molto simile a quello in Amministrazione e Governo ma questa volta dipendente dall' Università di Messina. Sarebbe una grande vittoria per Modica e tutti noi speriamo che ciò sia fattibile nel più breve tempo possibile.

Il rettore ha già disposto la convocazione del Senato Accademico per ratificare queste scelte. In ogni caso è difficile pensare che possa disattendere un impegno preso direttamente col ministro.

Un grazie a tutti gli studenti che si sono impegnati e ci hanno creduto perchè questo risultato è anche merito loro!

Da domani saremo tutti chiamati a lavorare affinchè situazioni simili non si debbano più ripetere. Bisogna ridefinire le convenzioni con Catania ed instaurare eventualmente nuove forme di collaborazione con altri atenei, fermo restando l'obiettivo principale che è certamente la costituzione del quarto polo universitario in Sicilia.

IL CUI SCENDE IN PIAZZA UNIVERSITA' A CATANIA LUNEDI' 22 GIUGNO ALLE ORE 14

“Comitato pro-decentramento”

SCIOPERO CONTRO LA DECISIONE DI RECCA DI CHIUDERE I DECENTRAMENTI UNIVERSITARI DI RAGUSA-SIRACUSA –CALTANISSETTA

VIENI ANCHE TU A CATANIA in Piazza Università ALLE ORE 14

Studenti-docenti-famiglie
UNIAMOCI

Pulman GRATUITI con partenza da Modica-Baricentro ore 10.30
Ragusa Piazza Libertà ore 11


Per info e adesioni:
valentinaspata@yahoo.it
3395271561

SCIOPERO CONTRO LA DECISIONE DI RECCA DI CHIUDERE I DECENTRAMENTI RG,SR, CL

Martedì 17 giugno si è svolta a Catania la protesta degli studenti della provincia di ragusa che alla fine hanno deciso di proseguire un'assemblea all'interno dell'aula magna del Rettorato. Dopo una serie di interventi volti a contestare la scelta del rettore Recca e dopo nessuna risposta positiva da parte del Prof. Pignataro che sostituiva per l'ennesima volta il Rettore, abbbiamo deciso, insieme ai rappresentanti dei decentramenti di Siracusa e di Caltanissetta di continuare a manifestare giorno 22 Giugno, in occasione della seduta del Senato Accademico. Un'unità di fondo ha caratterizzato questa fase della discussione, una unità emersa dalla necessità urgente di bloccare il Senato Accademico di giorno 22.

Adesso però Si auspica la partecipazione più ampia...Non abbiamo più tempo! Dobbiamo riapropiarci della nostra dignità e del nostro futuro che ci è stata ingiustamente sottratta dal Rettore Recca!!

IL "COMITATO PRO-DECENTRAMENTO DI RAGUSA, SIRACUSA E CALTANISSETTA" INVITA TUTTI GLI STUDENTI A PARTECIPARE ALLO SCIOPERO CONTRO LA DECISIONE DI RECCA DI CHIUDERE I DECENTRAMENTI UNIVERSITARI DI RAGUSA-SIRACUSA-CALTANISSETTA...
studenti-docenti- famiglie UNIAMOCI!

info e adesioni per gli studenti iblei:
PARTENZA ORE 10.30 DA MODICA (BARICENTRO)
PARTENZA ORE 11.00 DIO PIAZZA LIBERTA' A RAGUSA.
PULLMAN SEMPRE GRATUTITI, per info e adesioni, rivolgersi a:
valentinaspata@yahoo.it 3395271561

IL RETTORE HA DECISO DI CHIUDERE L'UNIVERSITA' NELLA NOSTRA PROVINCIA

Care studentesse e cari studenti,
come sapete il Rettore di Catania ha deciso di cominciare il processo di chiusura dell'università iblea a cominciare dai primi anni, ma ancora abbiamo speranze. Il consorzio ha deciso di scegliere le vie legali facendo ricorso al TAR e noi abbiamo pensato di andare a manifestare a Catania davanti al rettorato giorno 17 giugno insieme al decentramento di Siracusa. Vi invitiamo a partecipare a questa manifestazione,solo un grande segnale di partecipazione potrebbe indurre a ripensamento il Rettore! Vi invitiamo a diffondere la voce a tutti, inoltre per poter prenotare i pullman dobbiamo necessariamente prendere le adesioni quindi cortesemente comunicatemi tramite email: valentinaspata@yahoo.it o tramite messaggio
3346605007 o tramite facebook, nome cognome e num di telefono se è possibile (per contattarvi per la conferma) di chi vuole partecipare.
E' importante per tutti noi, studenti e non, lavoratori e famiglie, quindi vi chiediamo la massima mobilitazione. Grazie!!! Cerchiamo, almeno qst volta, di dimostrare che gli studenti ci siamo... e siamo tanti!

ORA DI PARTENZA: 8.00

PARTENZA DA MODICA BARICENTRO E DA RAGUSA PIAZZA LIBERTA'
PULLMAN GRATUITI

Sabato 13 giugno è deceduto Cesare Zipelli, dirigente d'azienda, ambientalista e uomo di cultura

Nella mattina di sabato 13 giugno è deceduto l’ingegnere Cesare Zipelli.Aveva compiuto da poco 90 anni. Dirigente d'azienda, archeologo, grande cultore dell’arte, docente universitario, professore emerito dell’Università di Messina.Negli anni 50', aveva unito l'ambientalismo con la più importante realtà industriale iblea, l'ABCD;non solo dirigente d'azienda, quindi, ma anche presidente della locale sezione di Italia Nostra, associazione ambientalista impegnata per una città e un territorio destinati certamente allo sviluppo, ma nel rispetto delle peculiarità architettoniche,monumentali, ambientali.
Grazie a Cesare Zipelli si deve buona parte della biblioteca dell’Università iblea, cui ha donato alcuni anni fa oltre 12000 volumi, e un’intera sala del Museo del duomo di San Giorgio che dall’ingegnere ha ricevuto alcuni pregevoli pezzi.
Anche il CUI si unisce al dolore della famiglia.

COMUNICATO STAMPA

http://www.ilgiornalediragusa.it/attualita/4949-il-cui-allincontro-con-il-rettore-dastaq-che-abbia-buon-senso-e-lungimiranzaq.html

OGGI INCONTRO COL RETTORE ORE 17

L'unica nota positiva in un pomeriggio nero e teso è stata la concessione da parte del rettore di un incontro con una delegazione ristretta formata da deputati, consorzio, sindaci, presidente della provincia....il CUI ci sarà!
Saranno messi a disposizione degli autobus che partiranno alle 14.30 x gli studenti che cmq vorranno essere presenti in piazza ed aspettare l'esito della riunione.
nn molliamo! nn è il momento!

COMUNICATO STAMPA

Mario D'Asta
Oggi alle 3.12
A TUTTI
GLI ORGANI DI STAMPA

COMUNICATO STAMPA

OGGETTO: ANCHE IL CUI INTERVIENE DURAMENTE IN ASSEMBLEA A FAVORE DEGLI UNIVERSITARI IBLEI, CRITICANDO ASPRAMENTE IL RETTORE E PROPONENDO UN TAVOLO ISTITUZIONALE



Ieri pomeriggio si è svolto un incontro alla sede del Rettorato per discutere del futuro dell’università iblea.
Un dibattito acceso, serrato che ha visto protagonisti,sindaci, consiglieri provinciali e comunali, deputati e il Cda del Consorzio Universitario, ma anche il Circolo universitario Ibleo a rappresentare le istanze degli studenti.
Il Circolo Universitario Ibleo era presente e ha fatto sentire la sua voce criticando aspramente la scelta operata dal rettore Antonio Recca.
Il presidente Mario D’Asta è intervenuto puntando i riflettori sulla poca veridicità delle motivazione addotte dal rettore e appellandosi al suo buon senso affinchè si tuteli non solo il presente di tutti gli studenti che con la chiusura dell’università iblea vedranno vanificati i loro sacrifici e quelli delle loro famiglie, ma soprattutto il futuro di tutti gli studenti che non potranno intraprendere il percorso universitario perché impossibilitati a spostarsi dalla provincia di Ragusa per problemi economici.
Si è anche evidenziato il fatto che il Rettore abbia negato la proroga richiesta dal Senatore Accademico Riccardo Vella, su richiesta del CUI, per la scadenza dei pagamenti al 15 giugno, anziché a fine maggio.
Un dibattito molto sentito e coinvolgente che, però, al momento, non ha portato al nulla di fatto.
Il Cui ha, inoltre, voluto sottolineare come l’unica facoltà che andrebbe chiusa a Ragusa è Medicina perché, purtroppo, non garantisce la clinicizzazione e penalizza fortemente gli studenti ragusani rispetto a quelli catanesi.
Il CUI si è appellato al senso di responsabilità e di ragionevolezza del Rettore chiedendo allo stesso di rivedere la sua scelta e di riconcertarla in un tavolo isituzionale formato da tutte le componenti istituzionali, comprese quelle studentesche.
Oggi pomeriggio, intanto, si terrà un altro incontro alle 17 dove sarà presente una delegazione ristettissima composta da deputati, consorzio universitario, presidente della provincia, sindaci vari, alcuni rappresentanti tra cui il Circolo universitario Ibleo.
E se il rettore non accennerà a rivedere la sua posizione, le manifestazioni non si fermeranno e, anzi, diventeranno ancora più eclatanti.


CIRCOLO UNIVERSITARIO IBLEO

DOMANI GIORNO 11 IN PIAZZA UNIVERSITA' ore 17 CONSIGLIO PROVINCIALE APERTO

Domani Consiglio Provinciale di Ragusa aperto, alla presenza dei Sindaci delle città interessate, alla presenza della deputazione in piazza università a Catania ore 17...a sostegno delle istituzioni! il Circolo Universitario Ibleo ci sarà, con tutte le sue rappresentanze; Senatore Accademico Riccardo Vella, consigliere d'amministrazione Antoni Currao, vari consiglieri di facoltà.
Siete tutti invitati a partecipare a difesa dell'università iblea!

RISPOSTA ALLE QUESTIONI POSTE DAGLI STUDENTI DI MEDICINA

Cari colleghi,
vi parla nn solo il presidente di questa associazione, nn solo chi come me ha avuto l'onere e l'onore di ricoprire un ruolo istituzionale quale quello del Senato Accademico, ma anche e soprattutto un collega, che della medicina ha avuto la possibilità e la fortuna di poterla approfondire a Catania, ma anche e soprattutto vi parla un collega che come voi ha scelto di fare il medico( e purtroppo o per fortuna mi occupo di politica);capisco bene cosa c'è dietro quella parola ricca di significato e di passionalità, quel termine "missione" lo conosco e lo capisco.
In una prima fase eravamo contenti di Medicina nell'auspicio che negli anni ci sarebbe stata una risposta seria in termini di servizi, spazi, strumenti, serità dei professori nel venire con costanza a Ragusa, ma soprattutto per la clinicizzazione dei reparti e in e per questo ci siamo sempre battuti nelle sedi opportune.
Era quello che avevamo intenzione di fare anche con questa gestione nuova del Consorzio Universitario per dare una risposta seria agli studenti ma questa nn c'è stata per l'inettitudine di un Consorzio che, alla luce dei fatti, ha pensato a ben altro piuttosto che alle esigenze vere degli studenti.
Da un anno abbiamo chiesto diversi incontri, ma il silenzio è stata la risposta!?!
Vuoi vedere perchè pubblicamente lo abbiamo attacato proprio per queste cose, per la mancanza di una interlocuzione che poi ha portato anche Medicina allo sbando più totale senza risposte serie ed effettive di cambiamento; abbiamo chiesto discontinuità, abbiamo chiesto di dare spazio alla voce degli studenti ma questo nn è avvenuto.
Se avessimo parlato col Consorzio avremmo detto le stesse cose di cui voi parlate; tra l'altro abbiamo pure sensibilizzato i nostri rappresentanti al Governo Centrale dell'Università ponendo loro la questione di Medicina e loro sono d'accordo con noi: mi riferisco al senatore accademico Riccardo Vella e al consigliere d'amministrazione Antonio Currao.
Vi dirò di più: sappiate che la facoltà di Medicina rimane la Facoltà che costa di più(1.800.000 euro) e, nonostante questi costi, funziona a dir poco male, malissimo!
ALLA LUCE DI TUTTO CIò,la nostra coscienza politica ci impone la responsabilità della scelta, che già da un pò abbiamo fatto: LA NOSTRA POSIZIONE E' E SARà QUELLA DI DIRE BASTA ALLA FACOLTA' DI MEDICINA A RAGUSA E LO DIREMO PUBBLICAMENTE NELLE SEDI OPPORTUNE.
SE QUESTE SONO LE CONDIZIONI, ALLORA TANTO VALE SPENDERE QUEI 1.800.000 EURO PER FACOLTà CHE FUNZIONANO E CONCEDERE AGLI STUDENTI DI MEDICINA DEL DECENTRAMENTO RAGUSANO DI POTERSI FORMARE IN MANIERA CONSONA A QUELLE CHE SONO LE ESIGENZE DELLO STUDENTE DI MEDICINA.
Abbiamo già riferito questo al Presidente del Consorzio e continueremo a farlo quando avremo l'opportunità di incontrarlo per ribadirglielo di presenza.
Quindi la nostra posizione in merito alla difesa complessiva dell'Universita Iblea rimane a favore della crescita culturale, economica e sociale del nostro territorio e su questo e per questo vi invito a comprenderla.

DOTT.MARIO D'ASTA

DETTO FATTO...DOMANI POMERIGGIO SCENDIAMO IN PIAZZA SAN GIOVANNI

Il CUI aderisce alla manifestazione di piazza San Giovanni:
domani pomeriggio ore 17.30 ci vediamo UNITI E COMPATTI per dare un segnale forte contro la desertificazione culturale, economica e sociale del nostro territorio!
Vi aspettiamo numerosi!

conferenza stampa oggi pomeriggio... PRONTI ALLA MOBILITAZIONE!

oggi pomeriggio è convocata una conferenza stampa alle ore 17.30 in viale del fante:
pronti a denunciare il fatto tramite i media! Ma ci stiamo organizzando anche per scendere in piazza a Ragusa e di fronte al Rettorato a Catania, siamo pronti a mobilitarci per difendere la nostra realtà universitaria, siamo pronti a difendere il diritto allo studio e tutte quelle famiglie che nn potrebbero mai permettersi di mandare i propri figli a studiare a Catania o fuori! Ma lo faremo in nome di un sacrosanto principio: quello di difendere l'offerta qualitativa didattica!
In tal senso lo scippo che il Rettore sta attuando e ha attuato nei confronti del nostro decentramento ci appare ingiusto e irrazionale, dato che i finanziamenti sono stati trovati. Continuiamo a rimanere basiti per questa scelta dettata da nn si capisce quali motivi, o, forse li sappiamo, ma nn è il caso di fare polemica politica in questo momento.
E' importante fare fronte comune con tutti quei soggetti che vogliono difendere la realtà universitaria iblea.
In questi giorni sta uscendo fuori quell'orgoglio ibleo, quella dignità di tanti studenti che basiti e preoccupati, stanno reagendo per il loro presente e per il loro futuro!
Ci stiamo organizzando anche con gli studenti di Siracusa per organizzare una grande mobilitazione davanti al Rettorato a Catania per giorno 17 giugno( data da confermare proprio per organizzarla di concerto), quindi vi terremo informati per tutto.
Lo faremo mettendo insieme tutti quei soggetti politici giovanili e non, quelle associazioni, mettendo da parte gli interessi di parte,con tutti quegli studenti che in maniera spontanea stanno aderendo alla causa,mettendo al centro l'interesse del territorio, la difesa dei diritti degli studenti universitari!


Circolo Universitario Ibleo

NO ALLA CHIUSURA DELL'UNIVERSITA' IBLEA...MOBILITAZIONE DEGLI STUDENTI

Il CUI, insieme alle altre forze politiche giovanili e associative, scrive il seguente documento:

Gli studenti universitari del decentramento ibleo, dopo aver appreso dalla pubblicazione del manifesto degli studi per il prossimo anno accademico, che non verranno attivati i primi anni dei corsi di laurea in essere presso il decentramento di Ragusa, esprimono il loro sdegno per l’arbitrario provvedimento adottato dal Rettore Antonino Recca.
Tale provvedimento è stato assunto in dispregio di espliciti accordi sottoscritti con i rappresentanti del Consorzio Universitario di Ragusa, ai quali era stato espressamente garantito che i corsi di laurea sarebbero stati attivati regolarmente, a condizione che da parte del Consorzio si fosse adempiuto a tutti gli impegni derivanti dalle convenzioni in vigore.
Nonostante il Consorzio abbia pienamente rispettato i propri impegni nei termini concordati, il Rettore venendo meno alla parola data, ha incassato le somme pagate dal Consorzio e chiuso le immatricolazioni per il prossimo anno accademico.
Questo per quanto concerne le facoltà gestite dal Consorzio e ci riferiamo ad Agraria, Medicina, Lingue e Giurisprudenza.
Per quanto concerne le facoltà, i cui corsi di Laurea sono caratterizzati da convenzioni che prescindono dal Consorzio Universitario Ibleo, perché stipulate direttamente dal Comune di Modica, si apre un’altra questione da affrontare: la difficoltà evidente ed oggettiva da parte degli studenti del terzo anno del Corso di Laurea di Scienze del Governo, di Informatica ed Economia di andare a Catania per seguire le lezioni.
Gli studenti invitano il Rettore a recedere dalle proprie decisioni e dichiarano lo stato di agitazione permanente fino a quando il provvedimento di chiusura dei corsi di laurea non verrà ritirato.
Gli studenti si riservano di intraprendere tutte le azioni, comprese, eventualmente anche giudiziarie, ritenute necessarie per la tutela dei loro interessi e di quelli delle loro famiglie.

GIORNALE DI RAGUSA 30 maggio 2009

TI INVITO A LEGGERE
fai copia e incolla


http://www.ilgiornalediragusa.it/attualita/4542-timore-per-il-futuro-dlelunivesita-iblea-lintervento-dei-giovani-del-cui.html

2 GIUGNO: MOMENTO DI RIFLESSIONE... MA ANCHE CONCERTO CON "I BACIAMO LE MANI"

Martedì 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, a Marina di Ragusa, in piazza Duca degli Abbruzzi alle ore 17 il CUI,I GIOVANI DEMOCRATICI, I GIOVANI DELL'ITALIA DEI VALORI E L'ASSOCIAZIONE LIBERA organizzano un incontro-dibattito sul tema del lavoro""DIAMO VOCE AL NOSTRO FUTURO: L'INSICUREZZA DI OGGI, L'INCERTEZZA DI UN DOMANI" alla presenza del segretario della CGIL Giovanni Avola;a seguire ci saranno I BACIAMO LE MANI in concertO.

ANCHE IL CUI FA LA SUA PARTE IN QUESTA VICENDA DRAMMATICA

A TUTTI GLI ORGANI
DI STAMPA

COMUNICATO STAMPA

OGGETTO: ANCHE IL CUI FA LA SUA PARTE IN QUESTA VICENDA DRAMMATICA


Anche il Circolo Universitario Ibleo fa la sua parte in questa difficile partita sul futuro complessivo dell'università iblea.
Infatti sia nella seduta del Senato Accademico di lunedì 25 maggio, col nostro rappresentante al Senato Accademico Vella, sia nella seduta del c.d.a. della amministrazione dell'Università di Catania abbiamo chiesto un incontro celere tra le parti, chiedendo di affrontare la questione in maniera seria e definitiva per il futuro, auspicando un inversione di tendenza rispetto alla scelta del Rettore.
I due rappresentanti del governo centrale, di concerto con la linea del CUI, hanno espresso fortemente la necessità di un incontro tra le parti chiedendo in maniera netta una proroga della data per concedere al Consorzio Universitario Ibleo la possibilità di pagare il debito.
Così il Cui ,ancora una volta, manifesta la sua posizione politica,che è vicina non solo vicino agli studenti ma anche a tutti i dipendenti del consorzio che vivono momenti difficili per il destino delle loro famiglie.
L'Università di Ragusa non può essere depauperata di un bene così prezioso per il nostro territorio, per i nostri studenti, per il futuro della nostra collettività.
In merito alla elezione del nuovo Presidente del Consorzio auspichiamo una nuona interlocuzione tra noi e il Consorzio medesimo dato che ad oggi, nella precedente gestione, nessun incontro è stato concesso alla nostra associazione.
Riteniamo fondamentale la concertazione e la sinergia tra la componente studentesca per difendere insieme e rilanciare il nostro patrimonio universitario.
Chiediamo al Rettore,ancora una volta, di considerare l'università Iblea una risorsa importante per l'Ateneo di Catania, a disposizione di una offerta e di una crescita formativa complessiva dell'Ateneo stesso.
Presidente CUI Mario D'Asta
Senatore Accademico Riccardo Vella
Consigliere D'Amministrazione Antonio Currao

SIT-IN DI PROTESTA CONTRO L'AUMENTO DELLE TASSE

Coerente con le linee guida proposte alla conferenza stampa pre-elettorale,il CUIi si batte contro l'aumento delle tasse e per una rimodulazione delle fasce di reddito che siano maggiormente rispondenti alla realtà concreta dei salari.

La nostra ultima possibilità di fermare questo aumento immotivato della tassazione rimane Giovedì 28, per il Consiglio D'amministrazione.

L'appuntamento è fissato per giovedì alle 9.00, per un sitin di protesta

Peggiorano tutte, Bologna 192esima. Al vertice Usa e Regno Unito La classifica del Times

SCUOLA & GIOVANI





Università, l'Italia retrocede nella top 200 un solo ateneo
Gli atenei italiani perdono terreno nelle classifiche internazionali. Ma secondo il rettore dell'ateneo di Bologna non è solo colpa degli delle università nostrane. "Mancano i fondi e in futuro le cose peggioreranno", dice Ugo Calzolari. Nel World university rankings 2008, il nostro sistema universitario piazza soltanto 7 atenei. Un anno prima, erano 9 le università italiane presenti nella top 400 e quasi tutte piazzate meglio rispetto al 2008. La graduatoria che mette in fila le migliori università del mondo, pubblicata alla fine del 2008, viene stilata annualmente dalla britannica The Times - Higher Education Supplement in collaborazione con QS (Quacquarelli Symonds) è alla sua quinta edizione.

Ai primi posti si piazzano università americane e inglesi. Secondo gli autori della classifica, al top dell'istruzione terziaria mondiale ci sono Harvard, Yale, Oxford e Cambridge. Gli atenei italiani fanno fatica a conquistare posizioni di prestigio e per trovarne una bisogna scorrere l'elenco quasi fino alla duecentesima posizione. E' l'ateneo statale di Bologna, che oggi si ritrova al 192° posto mentre nel 2007 era al 173° posto, la punta di diamante dell'istruzione universitaria italiana. Altre sei università (Roma-La Sapienza, il Politecnico di Milano, gli atenei di Padova, Pisa e Firenze e l'università Federico II di Napoli) rientrano nella top 400. Una sostanziale bocciatura che arriva d'oltremanica proprio mentre in Italia si parla di lotta agli sprechi, tagli ai finanziamenti e ai Baroni.

"Bologna - spiega Calzolari - è nella top 200 per la sua reputazione accademica internazionale. Ma il numero di docenti e studenti stranieri dipende dalle nostre capacità economiche. All'estero i docenti guadagnano di più e ospitare studenti stranieri costa". "La graduatoria - chiarisce Cristiano Violani, presidente del nucleo di valutazione del La Sapienza di Roma, che l'anno scorso figurava al 183° posto - si basa su parametri piuttosto semplici che spesso vengono dichiarati dalle stesse università. Ma quello che pesa maggiormente è il giudizio dei docenti universitari e dei datori di lavoro". Ma una cosa è certa: "L'assenza sia di interventi, sia politiche basate su letture superficiali dei ranking - continua Violani - possono far arretrare l'Italia anche in punti di relativa forza".

Per mettere in fila 400 università sparse nei cinque continenti sono stati presi in considerazione sei indicatori che puntano soprattutto sul livello qualitativo delle ricerche scientifiche condotte nei vari atenei e sulle opportunità di lavoro che si aprono agli studenti che riescono a laurearsi nelle più prestigiose università. Ma non solo: il punteggio complessivo attribuito alle prime 400 università prese in considerazione dipende anche dal giudizio di 6.354 accademici di livello internazionale e da 2.339 datori di lavoro del settore pubblico e privato sparsi in tutto il mondo. Per certificare quali sono le università che lavorano al meglio è stata presa in esame anche la presenza di docenti e studenti stranieri, due parametri che dovrebbero indicare il livello di attrattività degli atenei, il rapporto docenti/studenti e il numero di ricerche scientifiche più citate dai colleghi delle altre università.

Violani ci tiene a precisare tuttavia che "nel nostro paese il livello del servizio universitario è abbastanza omogeneo. Per rendersene conto basta guardare la classifica dei sistemi universitari dove l'Italia si piazza al 12° posto". E per assegnare la leadership nei diversi ambiti disciplinari sono state predisposte cinque diverse classifiche (biomedico, artistico/umanistico, delle scienze sociali, tecnologico e delle scienze naturali) con le migliori 100 università del mondo. In ambito tecnologico, dove primeggia il Mit (il Massachusetts institute of technology), il Politecnico di Milano, che affianca la Columbia university, si piazza al 63° posto. Nella speciale graduatoria relativa all'Europa i primi atenei italiani sono al 78° (Bologna) e all'85° posto (La Sapienza).

La bocciatura delle università italiane ha aperto l'ennesima polemica politica. "La classifica pubblicata dal Times - dichiara il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini - dimostra che il sistema universitario italiano vive una fase veramente difficile". Secondo il ministro "i problemi sono strutturali e di sistema". "Non sono - continua - come, qualcuno ha detto più per motivi di lotta politica che per una analisi tecnica della realtà, legati alla quantità di risorse che si investono nell'università. Questo è un falso problema". La questione centrale "non riguarda quanto si spende ma come si spendono i soldi dei cittadini".

"Davvero non si capisce - risponde il ministro ombra dell'università, Maria Pia Garavaglia (Pd), come si possa prendere a pretesto la classifica annuale del Times per giustificare la sciagurata politica che il governo sta infliggendo al nostro sistema". Ma è possibile fare qualcosa per invertire la tendenza? "Basta guardare alla Francia di Sarkozy che ha dato il compito di rilanciare il sistema a 10 poli universitari e stanziato 5 miliardi di euro. In Italia basterebbe individuare 15 atenei che funzionano", risponde il rettore dell'università i Bologna.

il CUI sull'università iblea a rischio di chiusura

A tutti

gli organi di stampa







COMUNICATO STAMPA

Oggetto:iL cui sull’università iblea a rischio di chiusura



La situazione drammatica che si è venuta a creare circa la chiusura complessiva dei primi anni dei corsi di laurea l’avevamo denunciata in tempi non sospetti, ne siamo venuti a conoscenza quando abbiamo avuto un incontro in campagna elettorale per il rinnovo della massima carica dell’ Ateneo di Catania. Lo stesso, allora rettore uscente, candidato e poi rieletto, era stato chiaro e la questione era di natura prettamente economica.

Il CUI chiedeva prontamente un incontro al consorzio universitario ibleo ma il silenzio era l’unica risposta data all’associazione, richiesta di incontro che già nei mesi precedenti era stata avviata perchè avendo dei rappresentanti sia al governo centrale dell’università( Senato accademico, consiglio d’ammnistrazione) ma anche in seno ai vari consigli di facoltà, ci sentiamo legittimati a rappresentare le istanze degli studenti iblei e di tutti gli studenti dell’Ateneo di Catania.

Ma purtroppo il consorzio universitario ha continuato a rispondere col silenzio.

Ora è chiaro che l’emergenza è tale che può essere affrontata in maniera celere e auspicabilmente risolta in presenza delle tre parti: Università di Catania, Consorzio Universitario Ibleo e Rappresentanti degli Studenti.

L’emergenza economica rimane un problema serio da risolvere prontamente e la chiusura dei primi anni dei corsi di laurea porterebbe irreversibilmente alla scomparsa dell’ università iblea negli anni successivi.

Gli studenti continuano ad essere fondamentali per l’università tutta e non risolvere la questione in presenza dei rappresentanti degli stessi sarebbe ulteriormente mortificante non solo per la categoria studentesca che rimane uno dei soggetti protagonisti, se non il principale attore di dell’istituzione Università, ma per la categoria rappresentativa studentesca. I rappresentanti degli studenti conoscono i problemi degli studenti e la complessità della questione e non solo possono,non solo vogliono, ma devono, contribuire alla discussione in atto per co-decidere quale è la migliore soluzione.

Per quanto mai ascoltati come associazione, rimaniamo sempre a disposizione dell’emergenza universitaria iblea e avvieremo in giornata una richiesta di incontro alla presenza, come testè citato, delle tre componenti fondamentali per la risoluzione del problema.



Circolo Universitario Ibleo

Rinnovo dei corsi di laurea in Economia ed Amministrazione e Controllo

Carissimi/e,
Come molti di voi sapranno il 22 e 23 aprile (in entrambi i giorni dalle 9 alle 19) si vota per il rinnovo di svariati corsi di laurea.
Delicato ed importante è il rinnovo del corso di laurea in Economia e di quello in Amministrazione e Controllo, sia per quanto riguarda il numero degli studenti coinvolti e sia per quanto riguarda i problemi annosi ed ancora irrisolti.
Si tratta di elezioni che riguardano massimamente i nostri colleghi catanesi; ciò nonostante intendiamo attivarci affinchè siano elette persone particolarmente attente ai problemi degli studenti iblei fuori sede. Ciò è possibile grazie all'importante collaborazione avviata con l'associazione Nike di Catania i cui candidati, se eletti, saranno particolarmente attenti alle nostre esigenze.
Abbiamo già sperimentato quella collaborazione altre volte e vi posso garantire che è stata assolutamente fruttuosa!
Per questi motivi vi invito a sostenere i candidati degli amici di Nike, ricordandovi ancora una volta che si vota il 22 e 23 aprile dalle 9 alle 19; è sufficiente portare con sè un documento di riconoscimento.
Per entrambi i corsi votiamo la lista Ripartiamo dagli Studenti e scriviamo Maria De Francesco per Economia e Valeria Taccini per Amministrazione e Controllo.


Attivazione del primo anno di giurisprudenza e situazione medicina.

Carissimi/e,
Nei precedenti messaggi vi avevo parlato del rischio riguardante l'attivazione del primo anno di giurisprudenza. Sembra che almeno per quest'anno il rischio sia venuto meno.

Proprio ieri ho avuto modo di parlare con un esponente del Consorzio Universitario, il quale dopo vari contatti telefonici mi ha detto di essersi informato e mi ha assicurato che l'attivazione è ormai cosa certa, tanto è vero che presto verranno anche affissi dei manifesti per informare la cittadinanza di ciò.

Finalmente un po' di dialogo costruttivo per il bene della nostra università!

Ovviamente, come sono abituato a fare, attendo la conferma ufficiale prima di cantare vittoria: giorno 6 aprile si terrà il consiglio di facoltà e questa tematica è all'ordine del giorno, quindi appena Marco Cuttone (nostro consigliere di facoltà) mi farà avere delle novità ve le comunicherò.

Vi è una situazione di totale caos per quanto riguarda medicina. Negli ambienti catanesi si respira una forte aria di chiusura (e le carte sembrano parlare chiaramente in tal senso), però ancora nessun esponente di rilievo del mondo universitario ha dato l'annuncio ufficiale.

Cercheremo come al solito di carpire tutte le informazioni del caso,comunicarvele e se è il caso di organizzare una grande battaglia, rivolgendoci agli esponenti politici di entrambi gli schieramenti.

A breve vi aggiornerò sulla situazione di entrambe le facoltà.A presto!

Deciso il destino delle facoltà iblee.

Carissimi/e,Vi inoltro questo messaggio per informarvi circa la situazione delle singole facoltà della nostra provincia.

In seguito a vari incontri a Catania si è innanzitutto deciso di attivare il primo anno di lingue ed agraria,nonostante i gravissimi problemi finanziari che attanagliano soprattutto la prima. Sono le due facoltà che rischiano meno, non essendo stata subordinata l'attivazione ad alcuna condizione.Nel lungo termine c'è poco da tenere, poichè comunque si tratta di facoltà che rispondono a specifiche esigenze territoriali e pertanto tutti si sono dichiarati favorevoli al mantenimento delle stesse.

E' stata decisa l'attivazione anche del primo anno di giurisprudenza, a condizione però che il Consorzio Universitario estingua il debito (ammontante a circa 600000€ ) nei confronti di Catania. Il Consorzio ha tempo fino ai primi giorni di aprile. Penso sia importante vigilare perchè da troppe parti arrivano voci scriteriate: troppe persone considerano la nostra facoltà come un semplice doppione,un peso.C'è comunque da stare relativamente tranquilli perchè il preside della facoltà è dalla nostra parte, visto che tra l'altro le statistiche dicono che a Rg ci si laurea in meno tempo e con voti più alti.

Assolutamente emergenziale è la situazione di medicina. Il rettore è assolutamente convinto della necessità di chiuderla in blocco e,purtroppo,anche la facoltà ed il Consorzio sembrano essere dello stesso avviso. Ma le promesse ce le siamo dimenticate? E quelli che parlavano di mirabolanti poli ospedalieri non sono forse gli stessi che poi vanno a Ct e si dichiarano favorevoli alla chiusura?Aspettiamo notizie definitive ma se ciò sarà confermato non potremo che intraprendere una grande battaglia, facendo appello ai rappresentanti degli studenti, ai politici,ecc.

Non possiamo poi far altro che bacchettare un Consorzio Universitario chiuso in se stesso, assolutamente ostile ad incontrare sia gli studenti sia i loro rappresentanti,nonostante le nostre reiterate richieste in tal senso. Si continua a passare come treni sulla vita di noi studenti, danneggiando noi stessi, le famiglie che dovranno mandare i figli a Ct ed il nostro territorio, il quale verrà ad essere privato di una grande possibilità di sviluppo ed innovazione.

In attesa di novità restiamo comunque vigili e state pur certi che vi terremo costantemente aggiornati.A presto!

Nasce il Circolo Universitario Ibleo (Servizio in tv su Video Mediterraneo)

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