Intervento di Salvo Liuzzo in merito alla chiusura del corso di laurea con sede a comiso
Salvo Liuzzo, componente della segreteria del Partito Democratico di Comiso, interviene in merito alla paventata chiusura del Corso di Laurea di Scienze Informatiche a Comiso:<< id="more-2248">Innanzi tutto è mio dovere informare l’assessore Schembari che durante la scorsa campagna elettorale, Gigi Bellassai, in quel periodo assessore della precedente Giunta, aveva concordato con il Magnifico Rettore dell’Ateneo di Catania, Prof. Recca, un piano di rientro che in tre anni avrebbe azzerato il pregresso accumulato nel tempo. Da parte sua, il Rettore aveva garantito in via informale il mantenimento a Comiso del suddetto Corso. Subito dopo, l’Avvocato Giovanni Mazza, che rappresenta il Comune di Comiso in questa vertenza, garantiva la piena attuazione del piano di rientro ma chiedeva al Rettore la rimodulazione dell’intesa sottoscritta nel 2003 dall’allora rettore Ferdinando Latteri, dal presidente della Provincia Franco Antoci, dall’allora presidente del Consorzio Universitario Ibleo Piero Cascone e dai Comuni di Comiso, Vittoria e Acate perché, in virtù di tale accordo, il nostro ente non solo deve contribuire a versare da solo il 50% delle somme che gli altri partner devono versare all’Ateneo di Catania, ma deve garantire pure i locali del Centro d’Eccellenza nonché il personale amministrativo. Quindi mi permetto di suggerire all’assessore Schembari non solo di riaprire la trattativa con il Rettore, ma di sollecitare il presidente del Consorzio Universitario Ibleo, On. Giuseppe Drago, affinché si faccia portavoce non solo della volontà del Sindaco di Comiso e della Giunta ma delle legittime aspettative degli studenti di tutta la provincia che non possono perdere l’opportunità di iscriversi ad un Corso di Laurea all’avanguardia che offre sbocchi occupazionali non indifferenti>>. Sull’argomento interviene pure il Segretario del Partito Democratico di Comiso, Gigi Bellassai:<Catania con i vari Corsi di Laurea della nostra provincia. Infatti, come ha dichiarato qualche giorno fa Mario D’Asta, presidente del Circolo Universitario Ibleo, non è più concepibile assistere alla chiusura di alcuni Corsi di laurea per debiti che i Comuni hanno accumulato verso l’Univerità di Catania quando quest’ultima non versa al Consorzio Universitario Ibleo i circa 30 milioni di euro che annualmente lo Stato trasferisce agli Atenei per sostenere i costi dei Corsi di laurea. Considerato tutto ciò, credo siano maturi i tempi per cominciare a discutere della nascita dell’Università degli studi di Ragusa, che consentirebbe totale autonomia da Catania, e una più razionale gestione delle risorse dell’università>>.
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