Deciso il destino delle facoltà iblee.

Carissimi/e,Vi inoltro questo messaggio per informarvi circa la situazione delle singole facoltà della nostra provincia.

In seguito a vari incontri a Catania si è innanzitutto deciso di attivare il primo anno di lingue ed agraria,nonostante i gravissimi problemi finanziari che attanagliano soprattutto la prima. Sono le due facoltà che rischiano meno, non essendo stata subordinata l'attivazione ad alcuna condizione.Nel lungo termine c'è poco da tenere, poichè comunque si tratta di facoltà che rispondono a specifiche esigenze territoriali e pertanto tutti si sono dichiarati favorevoli al mantenimento delle stesse.

E' stata decisa l'attivazione anche del primo anno di giurisprudenza, a condizione però che il Consorzio Universitario estingua il debito (ammontante a circa 600000€ ) nei confronti di Catania. Il Consorzio ha tempo fino ai primi giorni di aprile. Penso sia importante vigilare perchè da troppe parti arrivano voci scriteriate: troppe persone considerano la nostra facoltà come un semplice doppione,un peso.C'è comunque da stare relativamente tranquilli perchè il preside della facoltà è dalla nostra parte, visto che tra l'altro le statistiche dicono che a Rg ci si laurea in meno tempo e con voti più alti.

Assolutamente emergenziale è la situazione di medicina. Il rettore è assolutamente convinto della necessità di chiuderla in blocco e,purtroppo,anche la facoltà ed il Consorzio sembrano essere dello stesso avviso. Ma le promesse ce le siamo dimenticate? E quelli che parlavano di mirabolanti poli ospedalieri non sono forse gli stessi che poi vanno a Ct e si dichiarano favorevoli alla chiusura?Aspettiamo notizie definitive ma se ciò sarà confermato non potremo che intraprendere una grande battaglia, facendo appello ai rappresentanti degli studenti, ai politici,ecc.

Non possiamo poi far altro che bacchettare un Consorzio Universitario chiuso in se stesso, assolutamente ostile ad incontrare sia gli studenti sia i loro rappresentanti,nonostante le nostre reiterate richieste in tal senso. Si continua a passare come treni sulla vita di noi studenti, danneggiando noi stessi, le famiglie che dovranno mandare i figli a Ct ed il nostro territorio, il quale verrà ad essere privato di una grande possibilità di sviluppo ed innovazione.

In attesa di novità restiamo comunque vigili e state pur certi che vi terremo costantemente aggiornati.A presto!

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