Frati,il Rettore della Sapienza:"Se non arrivano i soldi l'anno accademico non partirà"

ATENEI IN RIVOLTA

E' questo il grido di dolore che lanciamo alla politica.
E' questo il grido di dolore che lanciamo alla Gelmini e a Tremonti


Mi rifiuto di approvare il bilancio preventivo 2011 in rosso e di vendere gli immobili per fare cassa", ha detto il rettore della Sapienza pronto a dimettersi. L'appello alla Conferenza dei rettori: "All'università manca un miliardo. La politica è restia a tagliare se stessa e gli sprechi, bisogna farglielo capire"

Senza fondi La Sapienza non sarà in grado di iniziare l'anno accademico 2010/2011". Il rettore della Sapienza, Luigi Frati, parla in conferenza stampa delle conseguenze che possono ricadere sull'amministrazione dell'ateneo visti i tagli previsti dalla finanziaria. L'università romana chiede risposte sulla risorse e sul problema dei ricarcatori perché, come spiega il rettore, "noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo". "Se non arrivano i soldi - ha aggiunto - mi dimetto, arriverà un commissario, uno più bravo di me, noi abbiamo fatto in due anni quello che dovevamo fare in quattro. Abbiamo ridotto le facoltà e i dipartimenti - ha spiegato - riordinato la governance. Ma resta il problema delle risorse. E' questo il grido di dolore che lanciamo alla politica. Gelmini e Tremonti hanno detto: ristrutturate che poi le risorse arriveranno. Noi siamo qui che aspettiamo. Chiediamo a Gelmini e Tremonti di farci capire se questa università può svolgere la sua funzione rispetto ai suoi utenti".

Poi l'appello a tutti i rettori d'Italia affinché facciano sentire la loro voce. La Crui, la conferenza dei rettori, "deve assumere una posizione più netta sui tagli", dichiara Frati. "Dovrebbe dire con più autorevolezza qual è il problema del paese: all'università manca un miliardo. La politica non può ignorarlo. La Conferenza deve avere un ruolo più attivo nel dibattito. Non è il momento dei pannicelli caldi. La politica è restia a tagliare se stessa e gli sprechi. Bisogna farglielo capire".

La Sapienza, ha proseguito Frati, "era l'università dove era più difficile razionalizzare. Noi ci siamo riusciti come richiesto. Ora vogliamo risposte". Il senato accademico ieri ha prodotto una dura mozione spiegando che senza risorse l'ateneo avrà "una didattica da terzo mondo e una ricerca in dissoluzione". "Gelmini e Tremonti invertano la tendenza, ridiano ossigeno all'università", si è augurato il rettore. Quanto ai ricercatori che si rifiutano di insegnare perché non è obbligatorio per legge: "Da trent'anni aspettano una risposta, la riforma non la dà perché senza risorse i concorsi per assumere docenti non si possono fare".

"Io - ha aggiunto Frati - mi rifiuto di approvare il bilancio preventivo 2011 in rosso e mi rifiuto di vendere di vendere gli immobili per fare cassa. Le norme di contabilità pubblica dicono che il presidente del consiglio dei Ministri metta all'ordine del giorno la materia e metta all'ordine del giorno la nomina del commissario".

(22 settembre 2010)

Nessun commento:

Nasce il Circolo Universitario Ibleo (Servizio in tv su Video Mediterraneo)

: