Ersu: Il CUI aderisce al documento:Residenze universitarie, la situazione è allarmante!

Al Direttore dell’ERSU Nunzio Rapisarda
Al presidente dell’ERSU Giuseppe Maugeri
Al Consiglio d’Amministrazione dell’ERSU
e p.c.
Al Magnifico Rettore dell’Università di Catania
Prof.re Antonino Recca

Oggetto: Dopo il dramma che ha colpito l'Abruzzo, si torna a parlare di edilizia scolastica ed arrivano le segnalazioni dagli studenti sulle condizioni disastrose degli istituti in cui studiano e abitano. L’Ersu non garantisce il diritto allo studio.


Le Associazioni studentesche dell’Università di Catania, Unipro, Whi not?, Nike, Campsu e C.U.I denunciano lo stato di totale confusione e abbandono in cui versano le residenze universitarie dell’ateneo catanese. Alla mensa “Centro”, dove, a causa delle infiltrazioni d’acqua, si rischia il crollo dell'edificio sono necessari interventi straordinari che inizieranno dalla prossima settimana. Questa struttura dovrebbe offrire, poiché la più grande, almeno 600 pasti giornalieri agli studenti ma oggi, a causa di profondi problemi strutturali, è quasi completamente chiusa. Solo una parte è stata riaperta per dare comunque un servizio agli studenti, anche se in modo parziale e come situazione tampone. Pertanto gli studenti dovrebbero trasferirsi nella residenza “Costa” un edificio costruito durante gli anni 70, così come molti altri palazzi della zona, quando le leggi antisismiche non erano ancora in vigore o in ogni caso non erano considerate vincolanti dai costruttori. Come dire; trasferire il malato al cimitero! La condizione in cui versa la realtà degli studenti è oramai sensibilmente compromessa da politiche sbagliate. Registriamo una profonda involuzione nella gestione dei fondi che devono garantire il diritto allo studio. Da quasi dieci anni l’Ente ha intrapreso un cammino che potremmo definire “a passo di gambero”; si partiva, nel 1996, con più di mille posti letto e ad oggi siamo arrivati con appena 449 così come da bando di concorso. A fronte di una popolazione di quasi 70mila studenti, di cui almeno 25mila sono fuori sede, neanche il 2% si vede garantito il diritto allo studio. Oggi dovremmo parlare di altro e cioè dei passi in avanti e dei risultati raggiunti come la costruzione del Tavoliere; una questione che abbiamo sollevato tante volte ma a cui non è seguita mai una risposta, ne da parte dall’Ente, ne dal Comune di Catania. Dovremmo parlare della “grande mensa” al Polo Umanistico, nel centro storico della città, dove peraltro sembra che dal nuovo anno accademico si trasferirà anche il polo di scienze della formazione. Niente di tutto ciò!
Anche a livello di politica regionale non è stato fatto quasi niente per restituire dignità agli studenti e più ancora ad una Università che sempre più è meno ospitante. La capacità di attrarre studenti viene si dalla didattica ma anche e soprattutto da quello che l’università offre in termini di diritto allo studio. L’Ersu in quanto ente regionale è sempre più compromessa da logiche politiche che arrestano il processo di sviluppo naturale. Per questo motivo informiamo anche Lei, Magnifico Rettore. Lei si è fatto garante di noi studenti. Il suo programma elettorale parla chiaro.
Proprio per questo registriamo il fallimento, almeno in questo campo, del Governo regionale e del suo ente di riferimento e pertanto chiediamo alla nostra deputazione regionale nella persona dell’On. Dino Fiorenza di presentare un’interrogazione all’ARS sullo stato degli enti di diritto allo studio siciliano, con particolare attenzione a Catania e i seguenti punti: lo stato delle residenze universitarie, lo stato del rapporto proprietario/affittuario delle residenze, e più in generale di verificare l’attuazione dei controlli e l’applicazione delle norme antisismiche, cosa ne è stato del progetto Tavoliere bloccato dalla giunta comunale Scapagnini. La stessa azione politica sarà intrapresa a livello provinciale dal capogruppo del Pd Alfonso Cirrone Cipolla e a livello comunale.
In questi giorni emerge con evidente chiarezza quanto si renda urgente e necessaria una riconsiderazione degli investimenti programmati e da realizzare in termini di servizi abitativi, mettendo nel giusto ordine di priorità gli interventi da eseguire. Pertanto:
CHIEDIAMO
Che per il bando di concorso anno 2009/2010 venga garantito almeno al 10% degli studenti il diritto allo studio. La nostra proposta è quella di garantire, oltre ai 449 posti letto assegnati per bando e oltre la proposta dello stesso ente di coprire con rimborsi fino agli 800 posti, di portare tutto ciò alla soglia del suddetto 10% e cioè allo scorrimento della graduatoria fino a circa 2500 posti letto.
Che tale punto venga seriamente preso in considerazione e inserito all’odg del prossimo Consiglio d’amministrazione.
Che venga illustrata l’azione dell’Ersu relativa all’acquisto di proprietà in conformità con le leggi antisismiche da adibire a residenze universitarie e mense.
Che venga trovata una soluzione al negato servizio di ristorazione per gli studenti del Polo Umanistico. Venga riconsiderato il vecchio progetto dell’ex calzaturificio o si prendano in considerazioni altre soluzioni come l’attivazione di convenzioni con i commercianti del luogo.
Che il Magnifico Rettore dell’Università di Catania dia un forte segnale di vicinanza agli studenti e per questo intervenga nelle sedi opportune. Che durante il suo secondo mandato venga riportato al centro il dibattito sul diritto allo studio utile a riportare serenità alla nostra università.


Le Ass. Unipro, Whi not? Nike, Campus, C.U.I

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