Cari colleghi,
vi parla nn solo il presidente di questa associazione, nn solo chi come me ha avuto l'onere e l'onore di ricoprire un ruolo istituzionale quale quello del Senato Accademico, ma anche e soprattutto un collega, che della medicina ha avuto la possibilità e la fortuna di poterla approfondire a Catania, ma anche e soprattutto vi parla un collega che come voi ha scelto di fare il medico( e purtroppo o per fortuna mi occupo di politica);capisco bene cosa c'è dietro quella parola ricca di significato e di passionalità, quel termine "missione" lo conosco e lo capisco.
In una prima fase eravamo contenti di Medicina nell'auspicio che negli anni ci sarebbe stata una risposta seria in termini di servizi, spazi, strumenti, serità dei professori nel venire con costanza a Ragusa, ma soprattutto per la clinicizzazione dei reparti e in e per questo ci siamo sempre battuti nelle sedi opportune.
Era quello che avevamo intenzione di fare anche con questa gestione nuova del Consorzio Universitario per dare una risposta seria agli studenti ma questa nn c'è stata per l'inettitudine di un Consorzio che, alla luce dei fatti, ha pensato a ben altro piuttosto che alle esigenze vere degli studenti.
Da un anno abbiamo chiesto diversi incontri, ma il silenzio è stata la risposta!?!
Vuoi vedere perchè pubblicamente lo abbiamo attacato proprio per queste cose, per la mancanza di una interlocuzione che poi ha portato anche Medicina allo sbando più totale senza risposte serie ed effettive di cambiamento; abbiamo chiesto discontinuità, abbiamo chiesto di dare spazio alla voce degli studenti ma questo nn è avvenuto.
Se avessimo parlato col Consorzio avremmo detto le stesse cose di cui voi parlate; tra l'altro abbiamo pure sensibilizzato i nostri rappresentanti al Governo Centrale dell'Università ponendo loro la questione di Medicina e loro sono d'accordo con noi: mi riferisco al senatore accademico Riccardo Vella e al consigliere d'amministrazione Antonio Currao.
Vi dirò di più: sappiate che la facoltà di Medicina rimane la Facoltà che costa di più(1.800.000 euro) e, nonostante questi costi, funziona a dir poco male, malissimo!
ALLA LUCE DI TUTTO CIò,la nostra coscienza politica ci impone la responsabilità della scelta, che già da un pò abbiamo fatto: LA NOSTRA POSIZIONE E' E SARà QUELLA DI DIRE BASTA ALLA FACOLTA' DI MEDICINA A RAGUSA E LO DIREMO PUBBLICAMENTE NELLE SEDI OPPORTUNE.
SE QUESTE SONO LE CONDIZIONI, ALLORA TANTO VALE SPENDERE QUEI 1.800.000 EURO PER FACOLTà CHE FUNZIONANO E CONCEDERE AGLI STUDENTI DI MEDICINA DEL DECENTRAMENTO RAGUSANO DI POTERSI FORMARE IN MANIERA CONSONA A QUELLE CHE SONO LE ESIGENZE DELLO STUDENTE DI MEDICINA.
Abbiamo già riferito questo al Presidente del Consorzio e continueremo a farlo quando avremo l'opportunità di incontrarlo per ribadirglielo di presenza.
Quindi la nostra posizione in merito alla difesa complessiva dell'Universita Iblea rimane a favore della crescita culturale, economica e sociale del nostro territorio e su questo e per questo vi invito a comprenderla.
DOTT.MARIO D'ASTA
2 commenti:
Ringrazio di cuore il Dott. d'asta per il modo in cui ha esposto la situazione. CHIARO E DECISO.
La situazione è quella menzionata nell'articolo, era agli occhi di tutti ma tutti la celavano. Il consorzio ha fatto come colui che è gioioso di essere entrato in medicina, quando lo fermano per strada gli chiedono quale facoltà ha scelto, e lui fiero risponde medicina, ma alla domanda quante materie ha dato risponde "NESSUNA", e dopo tanti anni di corso, alla stessa domanda risponde "POCHE E CON VOTI BASSI".
Carissimo collega (posso chiamarla così?), capisco il suo discorso e sono anch'io fermamente convinto che, arrivati al punto di non ritorno in cui ci troviamo, questa sia l'unica soluzione alla grave situazione che se è venuta a creare. Medicina, ahimè, spende molto denaro... che è però ancora molto poco per sostenere a pieno i suoi oneri.
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